IL PIÙ CLASSICO DEI MUSICAL DEBUTTA AL SISTINA IN UN ALLESTIMENTO DI ALTISSIMA QUALITÀ
West Side Story, un titolo, una certezza.
Un musical storico vincitore di un totale di 6 Tony Awards nei suoi 4 passaggi a Broadway, di 10 Oscar nella versione cinematografica originale, oltre ad altri innumerevoli premi. Uno score condito da brani indimenticabili che hanno superato le epoche, scritti da uno dei più importanti compositori del XX° secolo, Leonard Bernstein. Un libretto di Arthur Laurents con liriche scritte da un giovane Stephen Sondheim, destinato a divenire il più grande compositore di musical d’oltreoceano. Le coreografie e regia originali di Jerome Robbins ma soprattutto una storia eterna e indimenticabile, ispirata ai leggendari Romeo e Giulietta.
Cos’altro si potrebbe aggiungere ad un capolavoro di questo genere? Nulla, se non una lettura fedele indirizzata verso un livello di alta qualità. Ed è questo che si è potuto osservare nella prima di questo nuovo allestimento che ha debuttato al Sistina il 7 dicembre.
Si è potuto assistere ad una prima non solo degna di un palcoscenico di Broadway, ma una prima molto vicina alla perfezione scenica in tutti i suoi aspetti.
La direzione di Massimo Romeo Piparo si è umilmente adagiata sull’originale aggiungendo una particolare atmosfera composta principalmente da una curata professionalità con l’aggiunta di molte piccole attenzioni che hanno strappato non pochi applausi spontanei a scena aperta e in più occasioni. Il risultato ottenuto è stato completo e accattivante. Questo musical potrà anche avere 67 compleanni dalla sua prima rappresentazione, ma ha mantenuto una tale innata freschezza che lo ha reso intramontabile e su questo si è basata la direzione di Piparo. Le luci di Daniele Ceprani, le scenografie di Riccardo Sanchez Cuerda con la supervisione di Teresa Caruso, l’ottima orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello, le elaborate coreografie ispirate alle originali di Jerome Robbins, qui rielaborate da Billy Mitchell, i costumi di Cecilia Betona appariscenti ma in perfetto stile, il suono curato da Stefano Gorini, il tutto è stato dosato e coordinato con ottimi risultati.
Tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata anche una notevole accuratezza nella scelta del cast a partire da ogni singolo membro dell’ensemble e fino ai due protagonisti. Tutti hanno mostrato un consistente affiatamento riscontrato soprattutto nelle scattanti coreografie di gruppo con una preparazione che non sempre si può trovare in una prima. Ottimo quindi l’ensemble guidato da Rosita Denti nel ruolo di Anita, e Antonio Catalano nel ruolo di Bernardo. I due attori e ballerini hanno pilotato le scene di ballo collettivo con un impeto molto coinvolgente. Natalia Scarpolini, già vista nella scorsa stagione su questo palcoscenico in Cats, ha interpretato Maria con garbo e spigliatezza: ha forse mancato di una comprensibile dizione nelle note più alte e negli acuti. La vera star della serata per la quale si potrebbe dire “è nata una stella” è stato senza meno Luca Gaudiano nel ruolo di Tony. Questo giovane artista che seguiamo sin dai suoi primi passi nelle produzioni minori in cui si è cimentato all’inizio della sua carriera e in cui si è sempre distinto per le sue qualità vocali, ha saputo costruirsi una ammirabile carriera che lo ha portato a vincere Sanremo Giovani nel 2021 (con un toccante brano intitolato Polvere da sparo e dedicato al padre deceduto poco prima) e poi con l’affermazione nella trasmissione Tale e Quale. In Tony ha senza dubbio trovato il suo personaggio ideale. La sua interpretazione del brano Maria, un classico tutt’altro che facile, ha entusiasmato, e a buona ragione, sia durante lo svolgimento che nel bis finale. Luca Gaudiano ha veramente dimostrato di saper "possedere" fino in fondo quel magico strumento che sono le sue corde vocali dando a quelle note una profondità estremamente carica di sentimento.
West Side Story rimane unico e insostituibile nel panorama del musical internazionale toccando temi che sono purtroppo ancora dolorosamente attuali: l’immigrazione, l’integrazione, la violenza, l’odio razziale, e tutta quella combinazione di situazioni e sentimenti contrastanti che ancora oggi dividono e creano disagio. La lezione di quasi 70 anni fa, senza considerare i secoli di storia a cui si sono ispirati i suoi creatori, non viene ancora assimilata dagli esseri umani se non quando è troppo tardi, a tragedia già avvenuta. Nonostante questo si continua imperterriti a commettere gli stessi errori over and over again. Forse anche per questo West Side Story continua ad emozionare e va assolutamente visto. Specialmente in questo poderoso allestimento.
PeepArrow Entertainment e Il Sistina
in accordo con Music Theatre International
presentano
WEST SIDE STORY
Libretto di Arthur Laurents
Musiche di Leonard Bernstein
Liriche di Stephen Sondheim
Originariamente diretto e coreografato da Jerome Robbins
Regia e adattamento italiano di Massimo Romeo Piparo
Direzione Musicale Emanuele Friello
Coreografie Billy Mitchell
Scene Ricardo Sanchez Cuerda
Supervisione Scene Teresa Caruso
Costumi Cecilia Betona
Disegno luci Daniele Ceprani
Disegno fonico Stefano Gorini
CAST
Luca Gaudiano / Tony
Natalia Scarpolini / Maria
Rosita Denti / Anita
Antonio Catalano / Bernardo
Roberto Torri / Riff
i Jets
Gabriele Aulisio / Big Deal
Michele Balzano / Snowboy
Federico Colonnelli / Diesel
Mario De Marzo / Baby John
Luca Peluso / Action
Simone Ragozzino / A-Rab
gli Sharks
Simone Giovannini / Indio
Simone Nocerino / Chino
Gianluca Pilla / Pepe
Pierpaolo Scida / Juano
le ragazze Jets
Claudia Calesini / Graziella
Cristina La Gioia / Pauline
Monika Lepisto / Velma
Rossella Lubrino / Minnie
Elga Martino / Anybodys
le ragazze Sharks
Linda Gorini / Rosalia
Viviana Salvo / Consuela
Sara Telch / Francisca
Rossana Vassallo / Teresita
Lucrezia Zizzo / Margarita
Stefano Zizza / Krupkie
Giovanni Papagni / Glad Hand
Jacopo Pelliccia / Tenente Shrank
Giulio Farnese / Doc
ORCHESTRA DAL VIVO
Emanuele Friello – Direttore
Fabrizio Siciliano – Tastiera 1/Piano
Federico Zylka / Enrico Scopa – Tastiera 2
Stefano Marazzi / Pierpaolo Ferroni – Batteria
Andrea Inglese – Chitarra
Guerino Rondolone – Contrabbasso
Antonio Padovano – Tromba 1
Andrea Di Pilla – Tromba 2
Stefano Coccia – Trombone
Ramon Papatonno – Corno
Giuseppe Russo – Reed 1
Marco Severa – Reed 2
Fabrizio Dottori – Reed 3
Monica Canfora – Violino 1
Maurizio Missiato – Violino 2
Zsuzsanna Krazsnai – Violoncello
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