UN PRODOTTO TUTTO ITALIANO MA DI LIVELLO INTERNAZIONALE
Raramente viene voglia di recensire una seconda volta uno spettacolo di cui si è già parlato e già dato un giudizio. Nel caso di Vlad Dracula in scena in questi giorni al Teatro Brancaccio di Roma, se ne sente invece il desiderio.
Rispetto alla replica a cui era seguita la nostra recensione circa un anno fa, il lavoro di sfrondatura e arricchimento fatto dalla produzione e dalla regia hanno notevolmente migliorato questo musical -ci teniamo a sottolineare - tutto italiano al punto di pensare che possa tranquillamente affrontare un pubblico internazionale. Difficilmente le produzioni tutte italiane raggiungono quel livello. I casi del passato si contano su una mano con l’esportazione di classici come Aggiungi un posto a tavola o Rugantino limitati però all’esportazione di un concetto di italianità che possa fare appiglio su un pubblico straniero. Vlad Dracula è invece un musical “moderno” - anche se ispirato ad una storia antica di secoli – che di italianità non ha nulla se non quella di essere stato scritto, musicato e costruito da un team tutto italiano. Con la qualità raggiunta si ascrive al livello di produzioni internazionali come ancora non ce ne sono state poi così tante nel musical italiano. Con queste variazioni apportate rispetto alla sua nascita, è divenuto molto più scorrevole, dinamico, ricco ed è pronto ad essere esportato con successo. Almeno glielo auguriamo.
L’atmosfera che si crea sul palcoscenico è degna di un allestimento cinematografico: le scene create da Ario Avecone sono semplici nella loro ambientazione steampunk ma con la loro mobilità diventano elaborate, affascinano, sono molto ben congeniate dando una sensazione di opulenza. Sono senz’altro aiutate da un sapiente e efficace uso delle luci curate da Alessandro Caso. L’aiuto delle proiezioni e della tecnologia visiva non è invasiva e aiuta a creare quel clima di tensione e mistero in cui si svolge la storia del più famoso vampiro della storia qui rivista e adattata in maniera del tutto innovativa. Sontuosi i costumi creati da Myriam Somma in uno stile gotico ben calibrato. Un altro ottimo punto a favore la scelta di non inserire coreografie danzanti ma una attenta direzione di sinuosi movimenti coreografici curati fino all’ultimo dettaglio da Antonio Melissa.
Al centro della buona riuscita di questo musical ci sono due punti essenziali: il primo è la qualità dei brani scritti dallo stesso Ario Avecone, dal Maestro Simone Martino e da Manuela Scotto Pagliara. L’aver scelto di utilizzare canzoni di tre mani differenti contribuisce a dare un piglio diverso ai vari momenti della trama senza rimanere quindi sulla stessa “tonalità”. I brani sono tutti interessanti e della corretta ambientazione. Questa alternanza di stili compositivi, pur costruiti con una simile espressività, riesce a creare quella discontinuità uditiva che contribuisce a stimolare l’immaginario dello spettatore. Per questo, Vlad Dracula si meriterebbe un bel Original Cast Album dopo la pubblicazione come singolodel brano iniziale Polvere.
Il secondo punto decisamente fondamentale è la scelta degli interpreti, anzi, delle voci, un aspetto che purtroppo in Italia è spesso lasciato in secondo piano visto che le produzioni troppo speso scelgono il “nome” al posto del talento. Motivo per cui questo Vlad Dracula ha tutte le carte in regola per avere successo davanti ad un pubblico francese, inglese o tedesco anche se cantato in italiano con sottotitoli, perché tutti gli interpreti di questo cast sono dei veri cantanti con voci notevoli, piacevoli e giuste. Il pubblico italiano preferisce o possiamo dire è stato viziato negli ultimi tempi a vedere nei musical interpreti reduci da fiction di successo o dal più squallido reality anche se non hanno voce o non sanno cantare ma che hanno un certo appeal. Un abitudine che in altri paesi non potrebbe superare la seconda replica.
Giorgio Adamo, Arianna, Marco Stabile, Beatrice Baldaccini, Christian Ginepro, Antonio Melissa, Valentina Naselli, Dario Guidi, Paolo Gatti e Jacopo Siccardi hanno tutti mostrato non solo le loro capacità interpretative e canore, ma di non aver nulla da invidiare ai colleghi che calcano le scene del West End o di Broadway. E allora ci auguriamo di vederli in molte più produzioni al posto di chi di voce non ne ha o non sa calcare le scene ma che ugualmente si ritrova en tête d’affiche. Speriamo quindi di vedere questa produzione in cartellone all’estero, dove senz’altro avrebbe molte più repliche che non la ventina o poco più di questo tour 2024.
Dopo le date di Roma, Vlad Dracula sarà a Milano al Teatro Nazionale dal 23 al 28 aprile e al Teatro Team di Bari il 4 e 5 maggio.
WORK IN MUSICAL.COM
Presenta
VLAD DRACULA
uno spettacolo di Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara
regia di Ario Avecone
scritto da Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara
canzoni di Ario Avecone, Simone Martino e Manuela Scotto Pagliara
colonna sonora di Ario Avecone
con
Giorgio Adamo Arianna
(Vlad Dracula) (Mina)
Marco Stabile Beatrice Baldaccini
(Jonathan) (Justina)
e con Christian Ginepro nel ruolo di Van Helsing
Antonio Melissa Valentina Naselli Paolo Gatti
(Renfield) (Lucy) (Seward)
Jacopo Siccardi Dario Guidi
(Strattford) (Renfield-X)
Ensemble & Covers:
Anna Gargiulo Arianna Talé Marco Bonofiglio Patrizia Marolla
Scenografie Ario Avecone / Luci Alessandro Caso
Visual Art Manuela Scotto Pagliara e Ario Avecone / Costumi Myriam Somma
Aiuto Regia e Dinamica scenica Antonio Melissa
Vocal Coach Adriano Scappini / Acting Coach Antonio Speranza
Amministrazione di Compagnia Rossella Massari e Antonio Speranza
Scenotecnica Imparato & Dietro le quinte / Scene Associato Michele Lubrano Lavadera
Marketing & Management AMARTE / Luci Associato Antonio Buonincontri
Sarta di scena Adelaide D’Ago / Capo Scenotecnico Raffaele Berazzi
Fonico di sala Enzo Siani / Fonico di palco Emilio Capuano
Foto Eolo Perfido, Valerio De Felicis e Adriano Criscuolo
Video Guglielmo Lipari e Alfonso Ruggiero / Studio di registrazione Trees Studio
Web Editing Giampietro Marra / Web Media Creator Patrizia Marolla
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