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Review: THE PHANTOM OF THE OPERA al TEATRO ARCIMBOLDI

IL MUSICAL PIÙ LONGEVO DI TUTTI I TEMPI IN UNA NUOVA VERSIONE IN LINGUA ORIGINALE MA MOLTO ITALIANA

By: Oct. 24, 2023
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Si è concluso a Milano al Teatro Arcimboldi il breve tour di The Phantom Of The Opera lo storico musical scritto da Andrew Lloyd Webber che debuttò nel West End nel 1986 ed è li ancora in scena mentre la produzione di Broadway ha chiuso i battenti lo scorso aprile. È giunto in Italia un po’ a sorpresa con una compagnia che si appresta ora a debuttare a Monte Carlo dal 19 al 31 dicembre. Impossibile elencare le innumerevoli produzioni e traduzioni che questo musical ha avuto in tutto il mondo. Questa è però la prima volta che c’è molto di italiano e circolano voci di una possibile tournée con la traduzione nella nostra lingua. Le canzoni erano già state tradotte in italiano ed utilizzate nella versione italiana del film del 2004 anche se con uno scarsissimo successo soprattutto per la impossibilità di “assuefare” i testi al labiale degli attori sullo schermo. Dal vivo certamente sarebbe un altro discorso e si spera che queste voci di un tour diventino realtà. Anche perché nelle date milanesi buona parte del pubblico ha lamentato l’assenza dei sottotitoli in italiano, presenti a Trieste ma non a Milano.

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Ramin Karimloo

La regia di questa produzione che per due settimane ha calcato il palcoscenico del Teatro Rossetti di Trieste e per altre due a Milano, è stata curata da Federico Bellone che si è cimentato con buon successo in una riduzione, se così si può dire, della classica regia del grande Harold Prince. Mettere le mani in un’opera così iconica e vista da milioni di spettatori non è compito facile. Bellone ci è riuscito, modificando ove necessario per creare una struttura facilmente “trasportabile” pur restando fedele alle direttive del veterano di Broadway. Certamente non ci sono gli effetti classici e le scenografie mastodontiche della produzione originale –dimenticate il big chandelier che cade sulla scena – ma questa produzione non manca di spettacolarità e di effetti speciali. Anzi, per chi come il sottoscritto l’aveva già vista più volte, quel pizzico di cambiamento ha senz’altro piacevolmente sorpreso. Le scenografie curate dallo stesso Federico Bellone con Clara Abruzzese  e realizzate dalla Chediscena di Filippo Iezzi, sono molto semplificate, a volte minimaliste ma pur sempre efficaci. La scelta di mantenere i fondali dipinti  “vecchio stile” anche quando non richiesto dal copione, rimanda in fondo all’epoca in cui si svolge la trama: la mancanza dei candelabri che escono dal pavimento o la scena spoglia nel brano del cimitero possono creare un po’ di malinconia ma per una compagnia in tournée e per delle soste così brevi non ci si può aspettare di più. Senza nulla togliere al lavoro di tutto il cast creativo e tecnico, almeno nella replica visionata dal sottoscritto (a quanto pare in alcune repliche ci sono stati alcuni problemi di audio e di movimentazione), la buona riuscita riposa principalmente sulle spalle di un ottimo cast. Ramin Karimloo è un veterano avendo interpretato a lungo questo ruolo nel West End, nel film realizzato alla Royal Albert Hall per il venticinquennale e anche nel sequel Love Never Dies. La sua potente voce scorre sicura e precisa su ogni singola nota anche se la sua eccelsa tecnica a volte manca di quella piccola dose di più profonda emotività indispensabile nei momenti più drammatici. Nel finale, quell’ultimo “Christine I love you”, il momento in cui nessuno riesce a trattenere la lacrima, a lui non esce proprio nel modo giusto (in quello fu insuperabile Hugh Panaro che lo interpretò per più di 2000 volte). Ma questo è solo un dettaglio di una performance comunque sentita, sensuale e intrigante.

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AMELIA MILO e Vinny Coyle

Al suo fianco Amelia Milo è Christine Daée il giovane soprano che incanta tutti con la sua angelica voce. Questo altro non facile ma iconico ruolo viene ben incarnato dalla giovane attrice, perfetta per voce e presenza, un po’ meno per spontaneità. Altri veterani del West End, Earl Carpenter interpreta Monsieur André e Ian Mowat Monsieur Firmin entrambi con una ineguagliabile classe. Raoul, il Vicomte de Chagny ha il volto e la prestanza di Vinny Coyle, un giovane artista con già alle spalle numerose apparizioni nei teatri di tutto il mondo. Matt Bond nel ruolo di Bouquet, Jeremy Rose in quello di Monsieur Lefevre e Mark Biocca, il Dance Captain, completano il cast inglese. Ma è al cast di interpreti italiani che si deve fare un plauso particolare, non tanto per campanilismo, quanto per aver dimostrato in pieno che anche in Italia, se lo si cerca, il talento c’è ed abbiamo performer di altissimo livello che spesso non vengono però utilizzati nelle produzioni di casa nostra. Anna Corvino interpreta il soprano Carlotta Giudicelli con grande ironia e sempre in voce. Gianluca Pasolini è il tenore buontempone Ubaldo Piangi, Madame Giry è interpretata con grande passione da Alice Miatroni mentre sua figlia Meg da Zoe Mochi. Nell’ensemble ritroviamo nomi che hanno ricoperto ruoli in svariati musical. Primo fra tutti Luca Gaudiano (vincitore di Sanremo Giovani nel 2021) anche understudy di Ramin Karimloo e che avuto il delicato compito di sostituirlo in una replica mostrando in pieno le sue notevoli capacità. Stefania Fratepietro, Martina Cenere, Antonio Orler, Chiara Vergassola, Marianna Bonansone, Robert Ediogu, Arianna Galletti, Jessica Lorusso e Margherita Toso pur esibendosi in ruoli secondari hanno saputo palesarsi a livello di grandi produzioni internazionali. Altro punto di forza l’orchestra dal vivo sotto la direzione di Julio Awad e composta da sedici maestri tutti italiani. 

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The Phantom Of The Opera emoziona sempre, non solo per le maestose musiche, l’appassionante trama o la pietas che suscita lo sfigurato protagonista. È una storia d’amore complessa in cui si intrecciano i più svariati sentimenti: la passione, la gelosia, la rivalsa, la rabbia, la paura, il disprezzo, la felicità sono tutti sapientemente dosati in un libretto che arriva dritto al cuore dello spettatore. Ed è per questo, ovviamente assieme alle sue inconfondibili composizioni, che Phantom è divenuto il più longevo di tutti i musical dell’epoca moderna.

THE REALLY USEFUL GROUP, BROADWAY ITALIA E SHOW BEES

presentano

THE PHANTOM OF THE OPERA

musiche, libretto e orchestrazioni Andrew Lloyd Webber

testi Charles Hart

libretto e parole aggiunte Richard Stilgoe

regia Federico Bellone

cast

Ramin Karimloo -Phantom

AMELIA MILO -Christine Daée

Vinny Coyle - Raoul Vicomte de Chagny

Earl Carpenter - Monsieur André

Ian Mowat - Monsieur Firmin

ANNA CORVINO - Carlotta Giudicelli

LUCA PASOLINI - Ubaldo Piangi

Alice Mistroni - Madame Giry

ZOE NOCHI - Meg Giry

MATT BOND - Bouquet

Jeremy Rose -Monsieur Lefevre

MARK BIOCCA - Dance Captain

Ensemble

NICOLA CIULLA - LUCA GAUDIANO - ANTONIO ORLER - CHIARA VERGASSOLA - MARIANNA BONANSONE - MARTINA CENERE - ROBERT EDIOGU - STEFANIA FRATEPIETRO - ARIANNA GALLETTI - JESSICA LORUSSO - MARGHERITA TOSO

FOTO di GIOVANNI DANIOTTI 

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