PAROLE, MOVIMENTI E NOTE MUSICALI FUSE IN UN UNICUM DELICATO ED EMOZIONANTE
Piedi nudi e parole crude non è una pièce teatrale tout-court né si può classificare semplicemente come teatro-danza. È un’esperienza quasi mistica in cui lo spettatore viene trasportato nell’intimo universo di una donna, del suo particolare modo di esprimersi attraverso i movimenti del proprio corpo e del loro suggestivo legame con le parole che le vengono dedicate.
La lunga e profonda conoscenza che lega il poeta Antonio Veneziani e la coreografa/danzatrice/attrice Maria Concetta Borgese ha dato vita a questo spettacolo che si può considerare un vero figlio da amare, da crescere e da lanciare in una sua propria vita convinti di aver fatto il meglio per lui.
Le “parole crude” che il poeta ha dedicato alla sua musa ispiratrice donando a lei - e a noi - un ritratto della sua anima così interiorizzato, delicato e a tutto tondo, hanno ispirato la stessa a voler rispondere a questo dono con la sua arte che è quella del movimento dei suoi “piedi nudi”.
Ed è così che il sodalizio artistico con Guido Lomoro, al quale è legata da una lunga amicizia, ha portato alla creazione di questo gioiello in cui la poesia, la danza e la musica si fondono in un unicum senza più confini tra queste tre arti. L’emozione che il pubblico può ricevere, non è paragonabile alla palpabile emozione che il pubblico stesso vede intercorrere, crescere, esplodere tra queste tre arti che si mischiano sulla scena, così come si legano i corpi degli artisti. Probabilmente questa emozione non sarebbe stata la stessa se un regista avesse preso un testo, scelto degli attori e diretto la pièce.
È infatti dalla conoscenza intima tra i due interpreti che nasce questa emozione così intensa. Ad accompagnare i versi ed i movimenti, ci sono le musiche appositamente create e suonate dal vivo dal Maestro Theo Allegretti. In scena ad accompagnare le coreografie anche la delicata presenza di Gea Lucetti, un alter ego di Maria Concetta Borgese come se lei stessa si guardasse in uno specchio. Intensa e possente la voce di Guido Lomoro che ha sottolineato anche con la sua espressività il peso di ogni parola. Esplicativa la scena in cui i piedi della ballerina, i veri protagonisti della serata, vengono da lui seguiti copiandone i movimenti con le mani in un sentimentale tentativo di carpirne ogni sfumatura per meglio entrare nel suo universo interiore.
Questo delicato spettacolo che è il caso di dire si presenta in punta di piedi ma sferza un bel calcio indolore, sarà in scena fino a domenica 14 maggio al Teatrosophia di Roma.
GRUPPO E-MOTION e TEATROSOPHIA
presentano
PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE
di Antonio Veneziani
Adattato, diretto e interpretato da
Maria Concetta Borgese e Guido Lomoro
Coreografie: Maria Concetta Borgese
con Gea Lucetti
Musiche originali eseguite dal vivo: Theo Allegretti
Disegno Luci: Gloria Mancuso
Fotografie: Lorena Vetro
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