Si è conclusa l’edizione 2022 dell’ON STAGE! FESTIVAL CON UNO SPETTACOLO CHE METTE IN EVIDENZA LA PRECARIETÀ DEI DIRITTI CIVILI
Si è conclusa l'edizione 2022 dell'ON STAGE FESTIVAL con uno spettacolo in lingua originale dal titolo OPEN - A QUEER LOVE STORY, scritto da Crystal Skillman e diretto da Jessi D. Hill.
Dopo le tappe a Cagliari, Ostia e Pescara, la data romana chiude questa edizione del festival di scambio culturale tra Italia e Stati Uniti. Il prossimo appuntamento sarà infatti lo IN SCENA! Festival a New York la prossima primavera. Organizzato da Kairos Italy Theater e The International Theater, nelle figure di Donatella Codonesu e Tomaso Thellung De Courtelary, in collaborazione con Laura Caparotti a New York, quest'anno il festival si è concentrato principalmente sui diritti più in bilico in questi ultimi tempi, quelli della comunità LGTBQ+ presi come simbolo di tutti i diritti civili messi in discussione dalla risalita al potere da parte di partiti di destra estremista in varie parti del mondo. La rappresentazione di ieri sera è stata preceduta da un dibattito dal titolo esplicito, Diritto all'odio, moderato da Simone Alliva, giornalista dell'Espresso e scrittore (sue le inchieste Caccia all'omo e Fuori i nomi) con la partecipazione di Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Cinzia Paolillo, responsabile di AP Accademia dell'antimafia e dei diritti oltre che alla regista e all'autrice dello spettacolo. La crescente preoccupazione per l'ascesa di politici sempre più inclini a limitare i diritti civili e umani ha avuto una sola unanime risposta dagli intervenuti: resistere e unire le forze in una società sempre più vittima di propagande insidiose, divisive e menzognere.
Sulla semplice scena, senza accessori se non una semplice sedia, entra Lily Ali-Oshatz, artista di Brooklyn che recita in inglese con i sopratitoli in traduzione italiana. Subito lo spettatore viene trasportato in un viaggio immaginario a New York. La mimica e la recitazione della protagonista sono così efficaci e coinvolgenti che si ha la netta sensazione di vedere e vivere questa storia attraverso le sue parole, scelte con molta cura e i movimenti perfettamente studiati nel minimo dettaglio. Attraverso alcuni trucchi di magia immaginaria si viene introdotti al racconto dell'incontro tra due donne: la prima è Karen, timida e abbandonata dal padre che ha scoperto la sua omosessualità: lui non riesce a farci i conti e le chiede di non farne parola con la madre che ne morirebbe. La giovane, una scrittrice in erba, cresce nel buio, senza trovare il coraggio di fare coming out. Tra un mazzo di carte immaginario e una pila di libri inesistente narra del suo incontro con Jenny, donna out, in pace con se stessa e accettata dalla sua famiglia. La loro storia inizia tentennante per questo opposto modo di vivere la propria identità. Rientrando a casa di sera, le due vengono aggredite e Jenny pesantemente ferita. Viene ricoverata in un coma irreversibile che non supererà. Questa perdita darà a Karen la forza di affermare la sua identità, sostenuta dai genitori della sua compagna che inizialmente non l'avevano ritenuta degna della loro figlia. La magia con alcuni dei più comuni trucchetti, come il mazzo di fiori tirato fuori dal cappello a cilindro, il pappagallino che nasce dall'uovo sotto il foulard, l'equilibrio da trovare nel camminare su una corda tesa (tutti rappresentati virtualmente a gesti e parole), sostengono il racconto con delle metafore semplici ma decisamente efficaci per esternare le emozioni e le frustrazioni della protagonista. E con lei quelle di un enorme gruppo di persone che si può identificare in questa narrazione.
Lily Ali-Oshatz molto semplicemente incanta, esattamente come farebbe ogni mago anche se in questo caso i suoi trucchi sono immaginari. La sua capacità di tenere gli occhi di tutta la platea fissi su di lei per tutta la durata di questo monologo, denota una notevole capacità interpretativa. Neanche per un solo attimo ha perso quel ritmo indispensabile a chi si cimenta in un racconto drammatico ma anche divertente e a tratti goffo. Ne traspare una evidente e profonda interazione tra attrice, scrittrice e regista, riuscite intensamente a scavare nel più profondo di una storia come se ne sentono ogni giorno. Ed è proprio da una semplice, anche se drammatica, storia di tutti i giorni che dal nostro io interiore può nascere la forza di lottare e di voler affermare la necessità di riportare in primo piano quello che nella nostra società viene sempre più a mancare: il rispetto del prossimo e delle sue individualità.
KAYROS ITALY THEATER E THE INTERNATIONAL THEATER
presentano
una produzione di
THE TANK
&
THE FLYING CARPET THEATER CO.
OPEN
A QUEER LOVE STORY
Scritto da Crystal Skillman
Regia di Jessi D. Hill
Cast
Lily Ali-Oshatz
Stage manager Sydney Golden
Foto Elena Santucci
Donatella Codonesu, Jessi D. Hill, Crystal Skillman, CINZIA PAOLILLO,
MARIO COLAMARIO E SIMONE ALLIVA
MARIO COLAMARINO, Donatella Codonesu, JESSE D. HILL, Crystal Skillman E SIMONE ALLIVA
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