SERATA UNICA PER CELEBRARE I 40 ANNI DEL CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI CON VANNI PICCOLO
LETTERA A UN GIOVANE AMICO
Per celebrare il 40° anniversario del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, uno dei suoi presidenti storici, Vanni Piccolo ha scritto e interpretato un testo pieno di emozione, di onestà, di orgoglio: quell'orgoglio che ha caratterizzato tutta una vita, la sua, dedicata a rendere visibile ciò che in molti hanno cercato ed ora cercano di nuovo di rendere invisibile.
Con la direzione di Mariano Lamberti, Vanni Piccolo si presenta in scena assieme ad un giovane (interpretato da Orazio Rotolo Schifone a cui dedica una lunga lettera per raccontare ciò che molti giovani oggi danno per scontato. Quanti di loro in effetti conoscono le dure lotte fatte da chi li ha preceduti per dare loro più libertà e visibilità? Una lettera che vuole anche essere un monito per allertare le giovani generazioni sul pericolo di perdere quelle conquiste: quello che è stato raggiunto con grandi sacrifici potrebbe essere tolto se le redini cadono nelle mani sbagliate.
A 83 anni, Vanni Piccolo (attivista da 41 anni come lui stesso ha ricordato), ripercorre nella sua lettera tutte quelle fasi e quegli eventi storici che portarono alla visibilità degli omosessuali a partire dai primi anni '60. Con l'aiuto di immagini e di video d'epoca vengono ricordati molti avvenimenti che fanno ormai parte della storia e non solo di quella omosessuale. Primo fra tutti lo scandalo dei "balletti verdi", un'inchiesta che interessò l'Italia tutta e che si rivelò un'assurda montatura. Si rivelò in fondo utile perché spinse l'opinione pubblica a smettere di ignorare gli omosessuali. Come non evocare la storica notte dello Stonewall nel giugno del '69, avvenuta una settimana dopo la morte della più grande icona gay del '900, Judy Garland. Viene ripercorsa la nascita del F.U.O.R.I. , la affascinante personalità di Mario Mieli, l'assassinio di Salvatore Pappalardo avvenuto nel 1982 sul Monte Caprino a Roma, la nascita di Mucca Assassina e tanti altri momenti belli, allegri, spensierati ma anche drammatici come l'arrivo dell'AIDS e di come ha cambiato ma non arrestato la forza del movimento omosessuale.
La recitazione di Vanni Piccolo è spassionata, emozionante, ironica, spontanea, tenera, anche nell'ammettere di essersi perso un foglio della sua lunga lettera che il giovane in scena riesce a ritrovare in un'altra copia del testo, porgendogliela tra gli applausi del pubblico. Applausi che non sono mancati alle tante battute divertenti come ad ogni ricordo triste. Ma quello che rimane nel cuore dopo una serata come questa è la voglia di vivere e di far vivere la propria vita come ognuno vuole. Rimane la voglia di combattere chi ci vuole tutti uguali e la voglia di potersi scegliere la propria famiglia, quella che accetta e ama e non quella che rifiuta, accusa e allontana chi vuole semplicemente amare. Perché l'amore ha sempre vinto e continuerà a vincere sull'ignoranza di chi ha paura di ciò che non vuole vedere. E questa è una speranza che Vanni Piccolo ha ben sponsorizzato in ogni sua frase.
Alla serata, tra i molti intervenuti in un teatro completamente sold out, erano presenti Alessandro Zan, da sempre in prima linea per difendere i diritti della comunità LGTB+, Alessia Crocini presidente dell'Associazione Famiglie Arcobaleno e ovviamente il direttivo del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli con il suo presidente Mario Colamarino.
Ci auguriamo che questo testo sia pubblicato e diffuso a testimonianza di una vita vissuta sempre in prima linea e senza vergogna. Grazie Vanni Piccolo per questa prova d'amore.
Il Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli
Presenta
LETTERA A UN GIOVANE AMICO
Scritto e interpretato da Vanni Piccolo
Regia di Mariano Lamberti
Con la collaborazione del Centro di documentazione "Aldo Mieli"
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