LA SIMPATIA E LA INDIMENTICABILE VERVE DI ALBERTO SORDI RIVIVONO NELLA COMMEDIA MUSICALE TRATTA DAL CELEBRE FILM DI MARIO MONICELLI. IN SCENA FINO AL 20 NOVEMBRE
Grande debutto della nuova stagione del Teatro Sistina con il ritorno della commedia musicale Il Marchese Del Grillo, tratta dall'omonimo celebre film del 1981. Sulla scena del tempio romano del musical, Gianni Clemente e Massimo Romeo Piparo presentano un nuovo allestimento della loro produzione che debuttò sempre al Sistina nel 2016 con Enrico Montesano nel ruolo principale. In questa edizione, la difficile eredità dell'Albertone nazionale è raccolta dall'attore e imitatore Max Giusti.
Tutta la platea è rimasta con il fiato sospeso nell'attesa di poter verificare come il popolare attore, noto principalmente per le sue apparizioni in tanti show televisivi e alcuni film, potesse approcciarsi alla immensa spontaneità di Alberto Sordi. Il libretto riprende praticamente in toto tutte le famose battute, imprecazioni e mascalzonate già viste nel film, per cui niente di nuovo su quel fronte: del resto cosa cambiare nei dialoghi che hanno divertito intere generazioni? Max Giusti è stato impeccabile, preciso, divertente, intonato, nel riprenderle, suscitando risate e applausi a scena aperta. Ottimi tutti gli altri componenti del cast, ognuno perfettamente calato nel proprio ruolo. Giulio Farnese nel ruolo dello zio prete mostra un aplomb perfetto. Monica Guazzini, la madre, severa e divertente. Marco Valerio Montesano è il servitore Ricciotto, schietto e sempre spiritoso, così come Benedetta Valanzano, Carlotta Tommasi, Ilaria Fioravanti, Roberto Attias, Tonino Tosto e tutti gli altri componenti del cast, con sul palco un totale di 30 bravissimi performer.
Come sempre accade nelle produzioni del Sistina, le scenografie, i costumi e tutta la tecnica, riprese dalla produzione originale, sono del consueto alto livello. Tuttavia in questa commedia musicale c'è ancora qualcosa che non convince. Nonostante gli sforzi, Il Marchese Del Grillo resta una produzione in molti punti troppo somigliante a Rugantino di cui ripropone scene molto simili, soprattutto quelle corali nella taverna o in strada. È pur vero che non c'è molto da inventare sulla Roma di quel periodo storico e anche nelle coreografie non ci si poteva sbizzarrire più di tanto: il riferimento è però troppo vivo nella memoria di tutti visto che Rugantino è, (fortunatamente) in cartellone da alcune stagioni e nuovamente previsto per il prossimo anno. In alcune scene il copia/incolla, per usare un gergo forse troppo tecnologico ma che rende l'idea, è pesantemente evidente. Quello che non si è risolto in questo testo è l'aver forzatamente voluto far diventare a tutti i costi Il Marchese Del Grillo una commedia musicale quando poteva essere molto meglio una prosa con musiche. Le composizioni originali del Maestro Emanuele Friello cercano, ora come allora, di cogliere lo spirito originale del film senza tuttavia colpire sempre nel segno. Nel secondo atto, ad esempio vengono presentate due canzoni magistralmente interpretate dal Ilaria Fioravanti nel ruolo di Genuflessa e da Carlotta Tommasi come moglie di Gasperino. Si ha la netta sensazione siano state inserite solo per giustificare di avere una commedia musicale. Quei due brani infatti non apportano nulla allo svolgimento della storia, risultando superflue.
Il secondo atto è comunque risultato molto più scorrevole del primo. In tutta la prima parte si sono riscontrati troppi momenti di stallo con inopportune pause tra alcune scene. Questo è purtroppo una situazione troppo frequente sui palcoscenici italiani. Sembra non sia possibile creare una fluidità di passaggio tra una scena e l'altra se non con il buio totale in sala. Una regia più attenta dovrebbe accompagnare lo spettatore nel cambio scena con una battuta, con uno stacco musicale, con movimenti scenici, con giochi di luci, azioni che si sono a volte verificate nel secondo atto e sono invece quasi totalmente mancate nel primo. Nel complesso comunque lo spettacolo diverte ed è di qualità. Il merito è principalmente di Max Giusti che regge questo sfacciato ruolo senza perdere neanche per un attimo l'attenzione sulla sua prestazione. La sua simpatia si adagia sul personaggio creato da Alberto Sordi senza scimmiottarlo o plagiarlo spudoratamente, un trabocchetto in cui poteva facilmente cadere visto il suo passato di imitatore. Con la sua interpretazione ha sicuramente migliorato questo spettacolo rispetto a chi lo aveva preceduto in questo ruolo.
Il Marchese Del Grillo resterà in scena fino al 20 novembre.
Teatro Sistina
MASSIMO ROMEO PIPARO
presenta
IL MARCHESE DEL GRILLO
Commedia Musicale di Gianni CLEMENTI Massimo ROMEO PIPARO
con Musiche originali composte da Emanuele FRIELLO
dal film di Mario Monicelli, scritto con BENVENUTI, DE BERNARDI, PINELLI, ZAPPONI
Regia MASSIMO ROMEO PIPARO
con Max Giusti/ Il Marchese del Grillo
Giulio Farnese/ Zio Prete
Marco Valerio Montesano/ Servitore Ricciotto
Monica Guazzini/ Marchesa madre
Benedetta Valanzano/ Olimpià
Tonino Tosto/ Papa Pio VII
Carlotta Tommasi/ Madre di Faustina-Moglie di Gasperino
Roberto Attias/ L'amministratore
Ilaria Fioravanti/ Genuflessa
Gerry Gherardi/ Aronne Piperno-Commissario
Giacomo Genova/ Rambaldo-Il Graduato-Il Giudice
Marco Rea/ Il cameriere in polpe
Sergio Spurio/ L'oste
Francesco Miniaci/ Cap. Blanchard-Guardia Svizzera
Ambra Cianfoni/ Camilla
Ilaria Ferrari/ La figlia di Gasperino-Cameriera
Rocco Stifani/ Marcuccio-Ensemble
Sebastiano Lo Casto/ La Streghetta-Ensemble
Denis Scoppetta/ Castrato-Assistente del Papa-Ensemble
Gloria Rossi/ Faustina-Ensemble
Ensemble
Rocco Greco
Raffaele Cava
Ciali Sposato
Annalisa D'Ambrosio
Viola Oroccini
Valentina Bagnetti
Sara Telch
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