UNA INTERESSANTE RILETTURA DI UN CLASSICO DELLA LETTERATURA CHE INVITA A RIFLETTERE SUL BILANCIAMENTO TRA IL BENE E IL MALE
Nelle viscere del suggestivo Teatro Di Documenti, nel cuore di Monte Testaccio a Roma, ha debuttato Hyde – L’ombra di Jekyll un nuovo lavoro scritto e diretto da Mary Ferrara.
Ispirato al famosissimo romanzo Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde scritto da Robert Louis Stevenson e pubblicato per la prima volta nel 1886, questa rilettura non si distacca molto dai ben noti eventi che abbiamo visto in tantissimi film e produzioni teatrali tratti dallo stesso romanzo. Nel suo adattamento Mary Ferrara non si è però soffermata esclusivamente sull’aspetto fisico e materialistico degli eventi ma ha scavato molto più profondamente nell’animo umano per risalire a cosa realmente lo spinge a predisporsi più verso il male che non il bene. La famosa pozione diviene quindi solamente il pretesto della trasformazione del buon Dottor Jekyll nel perfido Hyde: trasformazione che in alcune situazioni e in alcuni individui di fatto avviene anche in assenza dell’ingerimento del contenuto di quella maledetta boccetta. Il riferimento alla attuale situazione storica in cui stiamo vivendo una sempre più drastica divisione tra il bene ed il male, è evidente e ben trattato tra le righe. Il male spesso prevale senza possibilità di arrestarlo: questa situazione è già difficile da risolvere se un individuo è abitato maggiormente dal male e il suo dirimpettaio dal bene. È ancora più complicata quando i due lati convivono nello stesso individuo, incapace di smuovere l’ago della bilancia nella giusta direzione. Di esempi di personaggi pubblici affetti da questa “sindrome” ce ne sarebbe una lunga lista, specialmente tra politici o personaggi televisivi. Mary Ferrara ha utilizzato la più conosciuta storia letteraria del passato per risvegliare gli animi a ritrovare il giusto equilibrio.
Il particolare palcoscenico della grotta inferiore del Teatro Di Documenti si presta benissimo a creare un’atmosfera cupa e drammatica con i suoi soffitti scavati nella roccia e i suoi numerosi cunicoli ben usati come vie di fuga e per alcune scene recitate “fuori scena”. Tuttavia nonostante la buona scrittura del testo, la regia necessita di una ulteriore rilettura per un uso forse eccessivo di voci registrate che rendono meno fluido lo svolgimento della pièce. La direzione dei tre attori in scena risulta invece ben costruita basandosi principalmente sulle loro singole personalità. Alessio Chiodini nel duplice ruolo di Jekyll e Hyde, letteralmente si trasforma di fronte al pubblico senza necessità di maschere o trucchi come gli avevamo visto fare nel precedente lavoro Storia di una Bella e di una Bestia. Il suo cambiamento di postura, di espressione e di voce rendono la trasformazione reale e immediata sotto gli occhi dello spettatore. L’attore porta sulle sue spalle la parte più complessa del testo con grande disponibilità e maestria. Il personaggio di Emily White, la giovane amata da Jekyll ma terrorizzata da Hyde è interpretato da Valentina Corti. Anche lei vista nella già citata Bella e la Bestia, ha inizialmente faticato ad entrare nel personaggio risultando un po’ meno spontanea dei suoi colleghi in scena, riprendendosi poi nelle scene successive. L’amico e confidente, l’Avvocato John Utterson, è interpretato da Luca Attadia. Il giovane attore ha il giusto aplomb aristocratico del personaggio che interpreta. La sua capacità di sostenere con intensità un lungo monologo direttamente con il pubblico, come ha già dato prova in altre produzioni, gli permette di instaurare un rapporto diretto con lo spettatore trasportandolo in questo universo molto particolare a metà tra l’ambientazione ottocentesca e il riferimento all’attualità del tema, come più sopra delineato.
Studiata e ben allestita per spazi particolari come piccole sale, castelli, ambienti storici, Hyde – L’ombra di Jekyll è intrigante e sufficientemente drammatica per suscitare l’interesse del pubblico che non assiste solamente ad una pièce di teatro. È uno spunto di riflessione e di discussione proiettato verso il futuro e non solo la rappresentazione di una storia di più di un secolo fa.
Spectacularis - Atelier Culturale e AMENO - Mary Ferrara
presentano
HYDE – L’OMBRA DI JEKYLL
Scritto e diretto da Mary Ferrara
Assistente di Produzione: Sharon Orlandini
Brand Designer: Vincenzo Miglionico
Foto e video: Riccardo Riande
con
Alessio Chiodini
Valentina Corti
Luca Attadia
E con l’amichevole partecipazione di Alessandro Campaiola (Voce Off Lord Brown)
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