Dopo due iniziali repliche torna a grande richiesta per altre tre serate lo spettacolo "senza censure" scritto, interpretto e diretto da Patrizia Schiavo
Con il sottotitolo Ispirato a tutto ciò che ha significato qualcosa, torna a grande richiesta per altre tre serate al Teatro Lo Spazio, lo spettacolo Donne senza censura scritto, interpretto e diretto da Patrizia Schiavo. Con l’ausilio di due attrici che le fanno da controparte e una voce fuori campo che fa da intervistatrice, la pièce si evolve da un inizio più leggero e quasi comico ad un finale estremamente drammatico passando attraverso una infinita serie di stati d’animo vissuti dalla stessa protagonista lungo la sua carriera. Dall’entusiasmo giovanile alle umiliazioni subite pur di riuscire, nulla è lasciato al caso con un continuo e maniacale senso di rivincita su quell’universo maschilista che vede la donna-attrice relegata ad un ruolo stereotipato senza possibilità di uscirne. Ed è così che vengono a galla citazioni storiche come la famosa frase di Anna Magnani sulle sue rughe, le sarcastiche battute di Carmelo Bene, le classiche battute sul body-shaming.
Nella stesura di questo testo, Patrizia Schiavo non risparmia niente e nessuno. Che siano colleghi, produttori, registi o compagni di vita, tutto il genere maschile viene accusato di voler gestire sia il corpo che la personalità di un’artista a proprio piacimento. Viene a galla tutta l’ipocrisia di un mondo dello spettacolo in cui anche i critici e i giornalisti (qui impersonati dalla voce fuori campo registrata dalla stessa Schiavo), vengono derisi per porre sempre le stesse domande anche sulla vita privata di una donna che, qualunque scelta possa fare, viene comunque e sempre criticata. Ed è così che lei stessa finisce per confondere la sua vita privata con quella dei personaggi da lei interpretati in un gioco al massacro in cui nessuno risulta vincitore.
Nella sua recitazione Patrizia Schiavo non si risparmia: vive svisceratamente questa miriade di sfaccettature con profondità sia nella parte più leggera (in cui a volte non si poteva non assimilare il suo tono di voce a quello della famosa sessuologa creata da Anna Marchesini) sia in quella più densa in cui ha sfoderato tutta la sua passionalità con una rara partecipazione. All’inizio della sua performance coinvolge il pubblico, lo incita come per scaldarlo e prepararlo a quel forte schiaffone che saprà sfoderare con forza avvicinandosi sempre più al finale. E lo sfodererà senza “censure”, fragoroso, tonante, lasciando un bel segno sulla guancia dei destinatari.
Alle sue spalle Silvia Grassi e Sarah Nicolucci interpretano le altre facce della sua personalità e di quella di tante donne sfruttate, umiliate e usate come oggetti da un sistema ormai in bilico soprattutto dopo la nascita del movimento Me Too.
A creare la emozionante atmosfera di tutta la pièce contribuiscono non poco i giochi di luce creati da Alessandro Iannattone e il ben calibrato suono di Leonardo Liberati.
Donne senza censura sarà in scena fino al 3 marzo.
Cnt -Teatrocittà
presenta
DONNE SENZA CENSURA
Ispirato a tutto ciò che ha significato qualcosa
scritto, diretto e interpretato da
Patrizia Schiavo
con
Silvia Grassi e Sarah Nicolucci
Luci Alessandro Iannattone
Audio Leonardo Liberati
Editing Social Flavio Santini
Produzione Cnt -Teatrocittà
in collaborazione con Teatro Studio Krypton
Ufficio stampa Andrea Cavazzini
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