Review: CATS al Teatro Sistina

UNO DEI PIÙ FAMOSI MUSICAL AL MONDO APPRODA SULLE RIVE DEL TEVERE IN UNA VERSIONE INEDITA PER L’OCCASIONE “ROMANIZZATA” DA MASSIMO ROMEO PIPARO.

By: Dec. 09, 2022
Review: CATS al Teatro Sistina
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Non c'è dubbio, CATS è un musical leggendario, visto da più di 70 milioni di spettatori in tutto il mondo. Approda ora al Sistina di Roma in una nuova versione per così dire "romanizzata". Con l'accordo della The Really Useful Group, la compagnia di Andrew Lloyd Webber che per primo mise in musica i testi di T.S Elliot tratti dal suo libro Old Possum's Book Of Practical Cats, Massimo Pomeo Piparo, con l'ambizione che gli conosciamo, ha creato una produzione ricca, entusiasmante, sognatrice e molto ben diretta. Partendo dall'originale storia che si svolgeva nei sobborghi di Londra, in questo allestimento, i famosi gatti si muovono tra le rovine della città eterna, nota per le sue colonie feline come quella di Largo Argentina.

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La trasposizione funziona, solo che in alcuni punti, nella sua traduzione ed adattamento, Piparo si è fatto un po' prendere la mano. Va bene italianizzare, ma entro certi limiti. La scenografia curata da Teresa Caruso, con i resti di capitelli e di statue, la bocca della verità e con il Colosseo sullo sfondo, si adatta perfettamente ad una storia "gattara". Ben curati sia i costumi realizzati da Cecilia Betona che il trucco ad appannaggio della M.A.C. Cosmetics, entrambi ispirati alla versione originale. Ogni singolo artista sul mitico palco del Sistina ha dato il meglio di se sia nel canto che nel ballo. La band che ha suonato dal vivo, è stata strepitosa sotto la direzione del Maestro Emanule Friello. Eppure mancava qualcosa, mancava una certa atmosfera. In molte scene le luci erano eccessive, per una storia che si svolge di notte e a parte alcuni piccoli problemi tecnici (qualche problema iniziale con alcuni microfoni e le difficoltà dell'uscita aerea di Grizabella), è mancata una certa fluidità dello spettacolo. Il primo atto è senz'altro più scorrevole ed emozionante, anche perché più fedele all'originale: il suo finale, con il Jellicle Ball, entusiasma per la bravura del corpo di ballo sotto l'attenta guida del coreografo Billy Mitchell, stretto collaboratore di Lloyd Webber nelle sue ultime produzioni.

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Il secondo tempo perde invece di tensione soprattutto nei due numeri in cui si è voluto con troppa forzatura"italianizzare". La tenera e delicata canzone dedicata a Gus The Theater Cat della versione originale, è stata trasformata troppo, inventando un personaggio, quello del Sandocat che si slega completamente dal resto della storia. Quello che era un "gatto da ammirare" per la sua esperienza, la sua saggezza e il rispetto che si deve alle generazioni precedenti, diviene improvvisamente una macchietta da avanspettacolo decisamente scadente. Ha distrutto quello che poteva essere un momento di vera poesia con il prezioso omaggio ai grandi veterani dello spettacolo ricordati nella prima parte del brano, Gigi Proietti, Totò o Nino Manfredi. Sarebbe stato molto meglio fermarsi li. Anche il brano dedicato a Skimbleshanks The Railway Cat, ha sofferto di una eccessiva trasformazione del testo rasentando lo spot pubblicitario per le Frecce Rosse o l'Eurostar: anche l'uso, in questo brano, delle immagini video ha interrotto l'incantesimo di una bella favola. Dopo queste due cadute di stile, il resto del secondo tempo si è ripreso rimanendo più fedele all'originale e strappando continui applausi a scena aperta. E' fuori dubbio che questa produzione compensa gli sforzi fatti e la risposta del pubblico lo dimostra: ripaga soprattutto l'attenta scelta degli interpreti, tutti superbi professionisti, con prestazioni di altissimo livello.

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Ottime tutte le voci che si sono succedute nei vari ruoli: Old Deuteronomy, il gatto filosofo, ha la profonda voce di Fabrizio Corbucci: Munkustrap ha l'agilità e presenza scenica di Sergio Giacomelli, un bravissimo performer italiano dall'esperienza internazionale. Rum Tum Tugger, il gatto sensuale ha le movenze di Luca Giacomelli Ferrarini, un giovane già veterano della scena del musical. Altro vero veterano che torna in perfetta forma sulla scena del Sistina, Fabrizio Angelini nel ruolo di Gus. Quasi acrobati, Simone Ragozzino e Rossella Lubrino, la coppia di gatti ladruncoli Mungojerry e Rumpleteazer. Jacopo Pelliccia riprende il simpatico ruolo di Bustopher Jones, il gatto ciccione e Pierpaolo Scida con le sue magiche movenze nel ruolo di Mr. Mistoffelees. Malyka Ayane fa il suo ingresso applauditissimo nei panni di Grizabella, la gatta dal passato glorioso con la sua possente interpretazione dell'ultrafamoso brano Memory. Se la sua voce riesce a cinvincere, le sue movenze un po' meno. Forse il tacco 12 è sembrato eccessivo per una diva in decadenza che avrebbe dovuto avere movenze da felino più dismesso.

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Effettuare cambiamenti in un musical che ha funzionato per 40 anni in teatri di tutto il mondo può essere rischioso. Il pubblico italiano e in particolar modo il pubblico romano, non ha la grande tradizione del musical stile West End o Broadway ed è comprensibilissimo che per portare quel pubblico a teatro, cosa non facile dopo il lockdown e durante un periodo di crisi generale come quello che stiamo vivendo, si debba fornire un prodotto il più possibile appetibile. Spesso per fare questo si deve scendere a compromessi che però non vuol dire dover per forza banalizzare la qualità. Questa produzione di CATS resta comunque, come già detto, decisamente di alto livello, ma con poco pavrebbe potuto essere ancora meglio.

Peeparrow & Il SISTINA

Presentano

CATS

Su licenza della The Really Useful Group

Musiche di Andrew Lloyd Webber

Testi di T.S. Elliot

Regia e adattamento italiano di Massimo Romeo Piparo

Coreografie di Billy Mitchell

Direzione musicale Emanuele Friello

Scene di Teresa Caruso

Costumi di Cecilia Betona

Luci di Umile Vainieri

Fonica Davide Zezza

Foto di Gianluca Saragò

Cast

Malika Ayane - Grizabella

Fabrizio Corbucci - Old Deutoronomy

Sergio Giacomelli - Munkustrap

Luca Giacomelli Ferrarini - Rum Tum Tugger

Fabrizio Angelini - Gus

Jacopo Pelliccia - Bustopher Jones

Mark Biocca - Skimbleshanks

Giorgia Cino - Bombalurina

Simone Ragozzino - Mungojerry

Rossella Lubrino - Rumpleteazer

Pierpaolo Scida - Mr. Mistofelees

Simone Nocerino - Macavity

Elga Martino - Tantomile

Viviana Salvo - Demeter

Simone Giovannini - Alonzo

Francesca Iannì - Syllabub

Cristina La Gioia - Etcetera

Claudia Calesini - Victoria

Sandro Bilotta - George

Valerio Angeli - Bill Baley

Michele Balzano - Coricopat

Greta Bellintani - Jennyanydots

Natalia Scarpolini - Jellylorum

Alessandra Somma - Jemina

Gaia Soprano - Cassandra

Paolo Valenti - Quaxo

Rossana Vassallo - Electra

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