Vincitore del Premio Pulitzer nel 1983, torna un nuovo adattamento della pièce di Marsha Norman in scena fino al 25 febbraio
Debutto alla Sala Umberto per Buonanotte, Mamma, il testo di Marsha Norman vincitore del Premio Pulitzer nel 1983. Questa drammaturgia fu anche portata sul grande schermo nel 1986 da due grandi attrici, Anne Bancroft e Sissy Spacek. In Italia lo portarono in scena Lina Volonghi e Giulia Lazzarini nel 1984 con la regia di Carlo Battistoni.
In questa ripresa, con la regia di Francesco Travassi, si cimentano Marina Confalone nel ruolo della madre Thelma e Mariangela D’Abbraccio in quello della figlia Jessie.
Dopo una vita di incomprensioni e di affetto alternante, una sera Jessie comunica alla madre con estrema freddezza la sua decisione di porre fine alla sua vita. Inizialmente la madre non la prende sul serio, rendendosi poco a poco conto della serietà delle intenzioni della figlia. Inizia un tentativo disperato e a tratti anche irridente per allontanarla da una scelta già definitiva senza tuttavia riuscirci. L’amore di una madre rimasta vicina – ma non troppo – ad una figlia affetta da epilessia, non è più sufficiente a frenare l’autodistruzione di una donna cresciuta nel fallimento di un matrimonio chiusosi con un penoso divorzio. La malattia non le consente di mantenere un lavoro e una vita normale nonostante le sue crisi ultimamente erano tenute sotto controllo dai medicinali. Per dissuaderla la madre cerca di coinvolgere la figlia in piccole abitudini che le avevano viste vicine, come il manicure o preparare le mele caramellate. Vedendola continuamente redigere liste per prepararla ad una vita senza la sua presenza e a prevedere tutto ciò di cui potrebbe aver bisogno, Thelma si rende conto che non è più un gioco ma una triste realtà. Purtroppo è già troppo tardi. Disperata, non può che ascoltare quello sparo dietro una porta chiusa a chiave che la lascerà sconfitta e inerme.
Francesco Travassi ha molto ben diretto le sue attrici con buon tempismo, con un pizzico di ironia e con una drammaticità incalzante che ha dato una notevole credibilità alle loro interpretazioni. Marina Confalone, formatasi all’ombra di Eduardo De Filippo con il quale ha recitato in tantissime produzioni sin da giovanissima, è riuscita in pieno a rendere quella vasta rosa di sentimenti con cui il suo personaggio si trova a fare i conti in quella breve ma lunga notte: la sorpresa, l’incredulità, la rabbia, la disperazione, la rassegnazione, l’innato amore di una madre messa di fronte ad un inevitabile fallimento, tutte sensazioni rese con passione e gran realismo.
Nel ruolo della figlia Jessie,si cimenta Mariangela D’Abbraccio - anche lei con un notevole palmarès che inizia sotto l’ala di Eduardo De Filippo e poi di Giorgio Albertazzi – ha affrontato questo ruolo con determinazione e una “calda glacialità”. Sembra un controsenso ma la brava attrice ha saputo molto ben dosare i due opposti del suo personaggio: da una parte la freddezza della terribile decisione nei propri confronti, dall’altra una tenera ma distaccata apprensione per il futuro di una madre che lascerà sola al suo destino.
Semplice ma molto realistica la scena realizzata da Alessandro Chiti che ha ricreato il classico interno di una casa della media borghesia americana con il grande orologio che scandisce in tempo reale lo svolgimento della pièce. La drammatica atmosfera è stata ben accompagnata dalle luci curate da Marco Palmieri e le musiche di Davide Cavuti.
Buonanotte, Mamma rimarrà in scena alla Sala Umberto fino al 25 febbraio.
STEFANO FRANCIONI PRODUZIONI SRL
Presenta
BUONANOTTE, MAMMA
Scritto da Marsha Norman
Regia di Francesco Travassi
Scene di Alessandro Chiti
Luci di Marco Palmieri
Costumi di Maria Rosaria Donadio
Musiche di Davide Cavuti
Foto di Alessandra Tucillo
Cast
Marina Confalone – Thelma
Mariangela D’Abbraccio – Jessie
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