PSICOLOGIA, SUSPENCE, AMORE, NELLA DRAMMATURGIA DI PAOLO VANACORE CON UN SUPERLATIVO GIANNI DE FEO IN SCENA FINO AL 2 APRILE
Per una fortuita disponibilità del Teatro Lo Spazio, dovuta alla cancellazione di un altro spettacolo, torna in scena Bambola La strada di Nicola, la pièce scritta da Paolo Vanacore. Fortuita e benvenuta perché un testo così intenso e ambivalente merita di essere rappresentato e visto da un pubblico sempre più vasto anche per la superba prova attoriale di Gianni De Feo.
Il protagonista Nicola si presenta in scena raccontando la sua vita partendo dalla sua nascita alla fine degli anni '60: lo fa al suono di All You Need Is Love dei Beatles e al grido della prima rivoluzione sessuale del dopo '68. Ricorda con dolore la morte del padre avvenuta quando aveva 10 anni, un padre affettuoso, sensibile e contrapposto al ricordo di una madre distaccata e frustrata che voleva a tutti i costi una figlia femmina. Alla morte della madre, Nicola appena diciottenne viene sostenuto e aiutato dai vicini in un oppressivo momento di solitudine. È in quel momento che la storia di Nicola si sdoppia mettendo in evidenza le due componenti del suo io più interiore. La parte femminile diviene Bambola, una prostituta a cui manca immensamente il perduto amore paterno, mentre la parte maschile diviene Giovanni, l'uomo amante, l'uomo sposato che amerà Bambola a singhiozzo, senza mai soddisfare a pieno il suo disperato bisogno d'amore.
Il perfetto dosaggio tra i due distinti e al tempo stesso mescolati lati della personalità di Nicola, fa la forza di questo testo in cui non si riesce a carpire esattamente dove sia la fantasia del protagonista/i e dove invece sia la sua/loro realtà. Solo nel finale si scoprirà come l'astuta mente di Paolo Vanacore sia arrivata ad esplorare nel più profondo quella psicologia analitica che in ognuno di noi condiziona atti e pensieri derivati essenzialmente dall' imprinting genitoriale.
Nicola si cambia e si trucca in scena, estraendo i suoi accessori da tre scatole magiche che contengono i suoi segreti, i suoi stati d'animo, i suoi ricordi, le sue aspettative, le sue delusioni. A fare da fil rouge tra gli altalenanti "riaffioramenti" delle due personalità ci sono le canzoni di Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. Le parole de Il Paradiso, Ragazzo Triste, Sentimento, Il Giardino Dell'Amore, Se Perdo Te, non sono un semplice intermezzo musicale ma vengono amalgamate al testo come parte integrante della narrazione dei sentimenti di Bambola. Fino alla struggente interpretazione (all'epoca della Pravo e ora di Bambola/Giovanni) de La Chansons Des Vieux Amants brano che conduce alla rivelazione del finale inaspettato.
La sottigliezza della drammaturgia di Paolo Vanacore non poteva trovare interprete migliore di Gianni De Feo. Regista di se stesso, in questo testo De Feo si trasforma davanti allo spettatore con una naturalezza disarmante, scivolando da una personalità all'altra non solo nel cambio d'abito o di parrucca ma nel cambio di espressività, di vocalità, di atteggiamento come se in scena ci fossero tre attori diversi. Il passaggio dal parlato al cantato avviene con uno slittamento così ben studiato (già nel testo ma altrettanto nella regia) che quasi non ci si accorge di questi passaggi. Merito anche degli arrangiamenti dei succitati brani realizzati da Alessandro Panetteri che ha anche composto i brani originali di accompagnamento musicale che sottolineano con precisione i vari stati d'animo del protagonista.
Bambola La Storia Di Nicola rimarrà in scena sino al 2 aprile.
FLORIAN METATEATRO
Presenta
BAMBOLA - La strada di Nicola
Di Paolo Vanacore
Musiche e originali e arrangiamenti Alessandro Panatteri
Scene e costumi Roberto Rinaldi
Assistente ai costumi Loredana Redivo
Assistente alla regia Chiara Sanvitale
Luci e fonica Andrea Vannini
Scenotecnica Massimiliano Persico
Foto e grafica Manuela Giusto
Ufficio stampa Andrea Cavazzini
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