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Non solo Arcimboldi: 'Quel magico amore di San Valentino'

By: Feb. 12, 2016
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Signori, tra poco sarà San Valentino. Una festività che ormai nessuno aspetta più con trepidazione e che la maggior parte della gente sopporta con fastidio, anche se studi scientifici dimostrano che tanto più forti sono le lamentale di una donna circa la natura commerciale di questa ricorrenza tanto più alta è la probabilità che ella ti tolga il saluto per settimane se non riceve un regalo il 14 febbraio.
Per noi di BWW Italia questa festa è un pretesto come un altro per recensire uno spettacolo per la rubrica "Non solo Arcimboldi". Lo spettacolo in questione è nientepopodimeno che "QUEL MAGICO AMORE DI SAN VALENTINO", scritto e messo in scena nel 2013 dalla Confraternita del Santissimo Rosario della Parrocchia di San Luca Evangelista a Roma.
La domanda che sorgerà spontanea a molti di voi sarà senz'altro: "Che senso ha sparare così sulla Croce Rossa recensendo lo spettacolo di un oratorio che non ha la minima pretesta artistica?". Vi rispondiamo che, convinti come siamo che un'idea interessante possa trovarsi anche nello spettacolo più disastrato non intendiamo porci nessunissimo limite. E in ogni caso per evidenti che siano i difetti di uno show quel che interessa a noi è scoprirne le cause. Dopotutto quando vi presentate dal medico in un lago di sangue e con tutte le ossa rotte lui la diagnosi ve la fa lo stesso, no?

Inoltre non ho mai capito secondo quale logica gli spettacoli dell'oratorio debbano fare schifo per forza. I mezzi i produttori di questi spettacoli ce li hanno (ben più di un gruppo di amici che vuole mettere insieme uno spettacoli), spesso hanno anche a disposizione un sacco di risorse (umane e non) gratuite e pubblico garantito. Gli oratori avrebbero il potenziale per essere i primi banchi di prova per i teatranti più giovani, come del resto lo sono già per i giovani calciatori.

"Quel magico amore di San Valentino" ha una messa in scena inquietante anche per gli standard di uno spettacolo dell'oratorio: voci incredibili, playback gestito malissimo, scenografie e costumi improvvisati.
Ha più senso concentrarsi sul testo, che racconta di San Valentino che viene convinto da San Pietro a tornare sulla Terra per ricordare ai suoi abitanti il vero significato della sua festa, ridotta ormai a un vuoto scambio di cuoricini tra fidanzati.
Scopriamo quindi che il messaggio di San Valentino secondo gli autori del musical riguarda la castità del fidanzamento cristiano, ed è questo il punto di forza dello spettacolo.
Non sto scherzando! Io personalmente non condivido questo ideale ma uno spettacolo che parla della necessità di arrivare vergini al matrimonio sta davvero facendo qualcosa di originale e coraggioso.

Quello che manca, purtroppo, è lo sviluppo di una trama vera e propria. Valentino giunge sulla Terra nel bel mezzo di una festa di adolescenti, tra birra e musica truzza, e incontra un gruppo di ragazzi ai quali inizia a parlare della necessità di conservare la propria purezza prima del matrimonio. I ragazzi, invece di defenestrarlo come sarebbe logico aspettarsi, gli danno retta e una di queste ragazze si innamora di lui. Segue un'ora e mezza di predica per mezzo della quale Valentino istruisce la ragazza sulla questione della castità prematrimoniale. Gli insegnamenti del santo vengono interrotti solo di tanto in tanto da una visione mistica - elemento ricorrente in tutti gli spettacoli della confraternita - o da un brano cantato.
Il problema è che un testo teatrale non può essere solo il monologo di un personaggio riguardo a un determinato tema; il vantaggio della drammatizzazione rispetto al sermone domenicale di un parroco è che in uno spettacolo puoi far succedere delle cose, mostrare a quali conseguenze possano portare diverse condotte morali. Persino un monologo teatrale, dove per definizione si sente una voce sola, presenta la caratterizzazione di un personaggio (e spesso di più personaggi) e racconta un ambiente, una vicenda o una situazione (in evoluzione o meno) da diversi punti di vista.

Se credete che questo problema possa averlo solo un musical di periferia probabilmente vi siete persi un celebre musical su Don Bosco che ha praticamente la stessa struttura drammaturgica.



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