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Non solo Arcimboldi: 'Innamorati - opera rock'

By: May. 11, 2016
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Di recente sono venuto a sapere, per vie traverse, dell'esistenza di uno spettacolo chiamato "Innamorati - opera rock", andato in scena per la prima volta l'8 novembre del 2014 e poi replicato svariate volte.
Lo spettacolo, scritto e messo in scena dalla compagnia Ana-Thema di Udine, è tratto dalla commedia di Goldoni "Gli innamorati", che racconta la storia di due giovani che vivono una relazione burrascosa a causa del caratteraccio di entrambi.

Qual è il problema principale di questo spettacolo? È presto detto. Benché il titolo sia "Innamorati - opera rock", questo spettacolo... non è un'opera! Non è neanche una commedia musicale, un musical, o un qualsiasi altro genere di spettacolo musicale! Si tratta semplicemente della rappresentazione della commedia di Goldoni inframmezzata di tanto in tanto da una canzone. Ce ne saranno sì e no cinque in uno spettacolo di due ore, e non le cantano neppure i personaggi! I momenti musicali sono affidati a una cantante che con la storia non c'entra nulla, e hanno pochissimo a che vedere con la messa in scena. Tanto vale definire "opera rock" anche il film "Chiedimi se sono felice". Almeno in quel caso le canzoni accompagnavano le immagini (ed erano molto più fiche).

A questo punto mi chiedo che senso abbia dare un titolo del genere allo spettacolo. Vuoi mettere in scena un testo di Goldoni? Buon pro ti faccia! Ma dì chiaramente cosa stai mettendo in scena!
La cosa che mi ha veramente indispettito è stata constatare che non c'è una sola recensione (se ne trovano un paio su internet, tutte ricalcate su quello che suppongo essere il comunicato stampa delle compagna) che dica "Questo spettacolo, a dispetto del titolo, non è un'opera". Una recensione dovrebbe servire allo spettatore per capire se uno spettacolo potrebbe piacergli o meno, vuoi almeno spiegargli che il titolo non c'entra niente col contenuto?
Invece no. Leggiamo piuttosto frasi generiche come "Giocare con il classico per modernizzarlo senza dimenticare che il pubblico deve comprendere il procedimento espressivo e lo spettacolo nella sua interezza". Che poi non è manco vero; "Innamorati" ha un linguaggio fisico e verbale che sarebbe sembrato datato al tempo di Goldoni, tanto che seguire la vicenda per gli spettatori è faticosissimo. È vero, ci sono delle luci psichedeliche e una scenografia essenziale (una struttura di tubi su cui gli attori si arrampicano mentre recitano) che in effetti non è malaccio, ma la drammaturgia è ferma al 1700.



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