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Marconi Teatro Festival: tra i titoli della prima settimana il musical Forza Venite Gente

By: Jul. 02, 2018
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Comunicato stampa

Prima settima di repliche al

Marconi Teatro Festival

dal 4 all' 8 luglio 2018

Parte il prossimo mercoledì la Seconda Edizione del Marconi Teatro Festival la rassegna estiva che fino al 29 luglio vedrà alternarsi oltre cinquanta spettacoli sul palco esterno e sul palco interno allestiti per la manifestazione.

"L'iniziativa è parte del programma dell'Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale"

Si parte il 4 luglio alle 17.30, dunque, con uno spettacolo che sempre cattura il cuore degli spettatori. In scena fino all'8 luglio il musical di Michele Paulicelli Forza venite gente (Frate Francesco) che racconta in musica e in prosa la storia di San Francesco con particolare riguardo ai suoi aspetti più lieti: la speranza l'amore per la vita, l'amore per la natura. Temi particolarmente cari ai giovani, alternando momenti di tenera comicità ad altri di profonda commozione. La commedia traduce in termini attuali l'eterno conflitto tra padre e figlio, tra meschina prudenza e generoso coraggio.

Sempre il 4 luglio alle 21.00 sarà in scena Oggi sposo, un monologo brillante e ironico sull'amore perfetto che non esiste, diretto da Duilio Paciello, di e con Matteo Cirillo vincitore del Premio Traiano. "Un monologo brillante e ironico sull'amore perfetto che non esiste, ma proprio perché imperfetto ci piace" spiega l'autore. Un ragazzo si sta per sposare, ma la sposa non arriva. Attraverso situazioni comiche, drammatiche e a volte surreali, il ragazzo racconta la sua storia d'amore, il suo amore per questa donna che l'ha lasciato, ma che lui comunque continua ad amare. Un amore che fino a poco tempo fa li rendeva una persona "sola" ora, invece, rende lui, solo. Lo sposo dichiara amore eterno alla sua donna non solo in questa vita, ma anche per tutte le altre vite che verranno, perché in fondo su questa terra, siamo solo di passaggio tra un'epoca che era e l'epoca che sarà. Il 5 luglio alle 21.00, dopo il sold out dello scorso anno, torna Ketty Roselli che, accompagnata al piano dal M° Antonio Nasca, metterà in scena i suoi monologhi comici in Molto sudore per nulla. Monologhi comici, sketch, personaggi radiofonici dal Ruggito del Coniglio, personaggi cabaret da Zelig Lab, una carrellata di figure femminili buffe, tenere, surreali, comiche e stravaganti. Filo conduttore le donne, per ironizzare sulle loro dinamiche, isterie, insicurezze, passioni, parlando di amore, ovviamente sesso, lavoro, voglia di riscatto e molto altro. Il tutto intervallato da alcuni brani cantati dal vivo, accompagnati alle tastiere dal Maestro Antonio Nasca. Un modo intelligente e diverso per parlare di donne, usando la leggerezza e la comicità per raccontare storie e dinamiche di tutti i giorni, reali e surreali, per far ridere, riflettere e sorridere, coinvolgendo direttamente il pubblico.

Il 6 luglio alle 21.00 la Compagnia delle arti, diretta da Antonello Avallone, ci accompagnerà nel meraviglioso viaggio del pianista sull'oceano immaginato da Alessandro Baricco con lo spettacolo Novecento. Una leggenda inventata da Baricco che può essere la metafora della condizione dell'artista, che non sa riconoscersi nei punti di riferimento e negli stili di vita tradizionali. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa. E' nato e vissuto sul piroscafo Virginian ed è incapace di scendere ed affrontare la vita sulla terra ferma. La musica, quella che "suona perché l'oceano è grande e fa paura" è l'intera sua vita. La vita vera è tutta un'altra cosa, tutta un'altra musica...Uno spettacolo intriso di elementi poetici, capaci di toccare l'animo degli spettatori.

Ancora un monologo, che utilizza diversi registri di umorismo, quello proposto il 7 luglio da Roberta Calandra con lo spettacolo Il Buco, con Nadia Perciabosco diretta da Laura De Marchi. C'è chi nasce bomba e chi nasce ciambella e, per motivi assolutamente personali, passa la vita a nascondere, tentar di riempire, mediare, ostentare il proprio "buco di formazione". Questo monologo tragicomico, che utilizza diversi registri di umorismo, da quello psicoanalitico di matrice anglosassone al ritmo concitato del cabaret, mostra in scena una donna sola, autoironicamente introspettiva, irrimediabilmente (o quasi) avvoltolata su se stessa e sui propri fantasmi, ma non del tutto chiusa al cortocircuito che spezza il cerchio della solitudine, in un inarrestabile flusso di parole, simile a quello di tutte noi, almeno in alcuni snodi cruciali dell'esistenza.

Francesca Nunzi sarà invece la protagonista di Volevo fare la mignotta, in scena la sera dell'8 luglio. Un viaggio ironico e musicale che parte dalla riflessione di una donna normale, affaticata dalla vita di tutti i giorni che la impegna ventiquattro ore su ventiquattro con la casa, la famiglia, il lavoro, i soldi, le spese, la scuola, il tempo che passa, le rughe, la palestra per cercare di mantenersi in forma... insomma una donna come tante che alla fine della giornata si domanda se tutto questo sbattimento serve a qualcosa o è tutta fatica sprecata; una donna come tante che non ricevendo nulla in cambio dalla vita si chiede: ma non era meglio se facevo la mignotta? Da qui prende il via una riflessione al contrario sulla nostra società: mentre oggigiorno basta vendersi per ottenere posti di prestigio, le nostre donne famose del passato ci svelano che per loro il posto di prestigio è giunto per voleri superiori (divini, storici e politici) mentre loro avrebbero soltanto e semplicemente voluto esercitare in pace il mestiere più antico del mondo.



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