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Feature: ABBA VOYAGE all' ABBA ARENA

UN’ESPERIENZA SENZA UGUALI CHE LASCIA A BOCCA APERTA ANCHE CHI NON Ѐ UN FAN DEL POPOLARE GRUPPO SVEDESE.

By: Aug. 05, 2023
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Nella storia della musica popolare degli ultimi cento anni, in ogni tipo di classifica relativa a gruppi, nei primi tre posti compaiono sempre e solo i Beatles, i Rolling Stones e gli ABBA. I Beatles hanno venduto circa 600 milioni di album, i Rolling Stones 250 milioni, gli ABBA 400 milioni. La musica di queste tre band ha accompagnato intere generazioni e fa parte integrante della colonna sonora delle nostre vite. 

I Beatles si sono sciolti nel 1970 dopo otto anni se si considera il 1962 come inizio della loro attività discografica. I Rolling Stones sono ancora in attività mentre gli ABBA si separarono nel 1981 anche loro dopo poco più di otto anni di attività.

Dopo un lungo periodo in cui i quattro artisti svedesi hanno perseguito carriere soliste, tornarono alla ribalta con il successo mondiale del musical Mamma Mia! basato sulle loro canzoni. Negli ultimi 20 anni ci sono state innumerevoli speculazioni su una loro possibile riunione, compresa la stratosferica offerta fatta loro nel 2000, di un miliardo di sterline per un unico concerto: offerta immediatamente rifiutata dai quattro artisti.

Oggi a Londra da più di un anno, gli ABBA sono tornati in scena in un’arena appositamente creata per un concerto eccezionale. La particolarità di questo concerto è  che loro non sono in scena.

Non contenti del loro rinnovato successo, il genio di Bijorn Ulvaeus e Benny Andersson si è spinto oltre qualunque altro limite portando gli ABBA in un futuro sino a pochi anni fa ritenuto impensabile. Con la complicità della casa di produzione di George Lucas, i quattro si sono sottoposti a lunghi mesi di studio e ripetizioni e con un misto di CGI e AI sono stati creati i loro avatar, immediatamente e mondialmente ormai conosciuti come ABBATAR.  La notizia fece il giro del mondo in pochi giorni, accompagnata poi dall’uscita dell’album Voyage inciso a 40 anni di distanza dal loro ultimo lavoro: oggi questo show si ripete sette volte a settimana sempre sold out. Visto il grande succeso e un pubblico proveniente da tutte le parti del mondo, si parla di aprire nuove ABBA ARENA a New York, in Australia e in Giappone. 

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Le recensioni dopo la prima del concerto furono tutte estremamente positive: il mensile Rolling Stones lo ha definito “Ground breaking, Jaw-dropping, It has to be seen to be believed” (Innovativo, strabiliante. Deve essere visto per essere creduto). Ed è con questo spirito che il sottoscritto, si è avvicinato alla grande arena creata appositamente per questo spettacolo. Già all’arrivo si respira un’aria anni ’70 con molti spettatori con abiti ispirati alla famosa band e a quel periodo storico della musica pop. Dopo l’ingresso in sala, suddivisa in tre settori con poltrone e un grande dance floor per una capacità totale di 3.000 persone, la voce di benvenuto avverte di non effettuare riprese dello spettacolo per non svelare ai futuri spettatori la magia di questo spettacolo. Perché di pura magia si tratta.

La sala cade nel buio e fin dalle prime note il pubblico applaude e urla come in un vero concerto. Dal palcoscenico escono su una pedana elevatrice i quattro ABBATAR e per quanto si sappia benissimo che non c’è anima viva su quel palco, loro sono li, perfetti, scintillanti negli strepitosi abiti creati appositamente per questo show dagli stilisti italiani Dolce & Gabbana. Non a caso il primo brano usato per l’introduzione è The Visitors dal loro album omonimo del 1981. Si presentano come “visitors”, come alieni arrivati da un altro mondo, dove sono rimasti fermi al loro aspetto del 1979, data del loro ultimo concerto dal vivo.

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Ed è li che si rimane veramente a bocca aperta. I movimenti, le espressioni sono così reali che ci si dimentica completamente di essere di fronte a delle proiezioni. L’idea di presentare accanto alle quattro silhoutte i primi piani sugli schermi laterali dà veramente l’idea del concerto a tutto tondo. Il perfetto sincronismo tra i quattro in scena e le immagini sugli schermi, la loro incredibile qualità fino all’ultimo pixel non lascia spazio o tempo allo spettatore di pensare che su quel palco non ci siano persone in carne ed ossa. Ed è ancora più reale quando a turno ognuno di loro si intrattiene con il pubblico in piccoli interventi: ogni gesto, ogni parola sono talmente studiati da sembrare del tutto naturali. La scaletta è intervallata da tre canzoni presentate come videoclip sullo schermo gigante e un cartone animato stile anime appositamente creato dallo studio Nexus e diretto dal trio di disegnatori/registi Shynola.

A far la parte da leone sono però sempre e solo le loro canzoni ormai senza tempo e senza epoca. Oltre alla già citata The visitors, la track list prosegue con Hole in your soul, S.O.S, Knowing me Knowing you, Chiquitita, Fernando, Mamma Mia!, Does your mother know, Eagle, Lay all your love on me, Summer Night City, Gimme! Gimme! Gimme!, Voulez-vous, When all is said and done, le nuove Don’t shut me down e I still have faith in you per concludere con Waterloo, Thank you for the music, Dancing queen e The winner takes it all. Le esibizioni sono accompagnate da ben studiate coreografie e un utilizzo senza risparmio di luci con i più moderni effetti visivi. Una band dal vivo esegue i brani su cui si appoggiano le voci delle registrazioni originali dei loro album.

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IL COLORATO FOYER DELL'ABBA ARENA 

Alla fine della serata con un pubblico in visibilio, fanno ingresso in scena i quattro artisti come sono oggi. Sono stati ripresi dal finale della prima di circa un anno fa. Anche in questo caso si tratta di immagini, ma sono talmente reali che una spettatrice alle spalle dello scrivente ha esclamato “Oh my God! They’re here for real!”   

Dopo aver visto questo spettacolo non si può certo dire di aver visto gli ABBA in concerto come parecchi fortunati possono aver fatto negli anni ’70: tuttavia è estremamente plausibile poter dire di “aver visto gli ABBA in concerto”.

Se avete in programma un viaggio a Londra e volete vivere un’esperienza diversa dai consueti meravigliosi spettacoli che offre il West End, non perdete l’occasione di fare un giro nella ABBA ARENA. Non ve ne pentirete.

Un suggerimento: il Dance Floor in posizione centrale è assolutamente raccomandato.

A questo link il trailer ufficiale del concerto: 




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