COMUNICATO STAMPA
TEATRO EUROPAUDITORIUM
SABATO 21 e DOMENICA 22 APRILE 2018
sabato ore 16.00 e ore 21.00 - domenica ore 16.30
Show Bees, in collaborazione con Wizard Productions, presenta
DIRTY DANCING
The classic story on stage
di Eleanor Bergstein
adattamento Alice Mistroni
con Sara Santostasi, Giuseppe Verzicco, Simone Pieroni, Federica Capra, Mimmo Chianese, Claudia Cecchini, Rodolfo Ciulla, Samuele Cavallo, Renato Cortesi e Russell Russell
e con Antonio Catalano, Felice Lungo, Paky Vicenti, Sonia Lynn Jamieson,
Loredana Fadda, Daniela Ribezzo e Giulia Patti
coreografie Gillian Bruce
scene Roberto Comotti
disegno luci Valerio Tiberi
video e proiezioni Matteo Luchinovich e Virginio Levrio
direzione casting Moira Piazza
supervisione musicale Simone Giusti
costumi Marco Biesta e Marica D'Angelo
suono Armando Vertullo
parrucche Mario Audello
produzione esecutiva Andrea Agostini
regia Federico Bellone
Al Teatro EuropAuditorium di Bologna il 21 e il 22 aprile in scena il musical Dirty Dancing, firmato dal regista Federico Bellone, che celebra i 30 anni di successi del film "Dirty Dancing. The classic story on stage".
Quando nel 1987 l'autrice Eleanor Bergstein scrisse la storia di "Dirty Dancing - Balli Proibiti" non si sarebbe mai immaginata un tale successo. Il racconto di Baby e della sua storia d'amore con Johnny, il bel maestro di ballo, nata in una lontana estate degli anni '60 nella scanzonata atmosfera del resort Kellerman, si è trasformato in un vero e proprio cult senza tempo a livello cinematografico e teatrale.
"Dirty Dancing" è un titolo da record: un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano "(I've Had) The Time of My Life", oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray.
A teatro, in Paesi di consolidata tradizione di spettacoli musicali come Inghilterra e Germania, ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo. In Italia lo spettacolo ha debuttato per la prima volta in assoluto nel 2014, al Teatro Nazionale di Milano, ed ha registrato il record d'incassi con oltre 115.000 presenze nei primi 3 mesi di rappresentazione; ben 8.000 persone hanno inoltre assistito alla speciale rappresentazione all'Arena di Verona nell'agosto del 2015. Per il pubblico la versione teatrale è oramai, come è successo per il film, un classico da vedere e rivedere per vivere ogni volta tutte le emozioni e la magia di una storia senza tempo.
"Dirty Dancing. The classic story on stage" ha la capacità di conquistare e coinvolgere non solo gli habitué del genere, ma di avvicinare al teatro tutta una nuova ed eterogenea parte di pubblico, impaziente di assistere "dal vivo" alla storia d'amore tra Johnny e Baby raccontata da musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica.
Lo speciale allestimento per i 30 anni del film è firmato dal regista Federico Bellone, con la supervisione di Eleanor Bergstein, autrice del film e dello spettacolo teatrale, nella fase di scelta del cast. Il sodalizio artistico tra Bellone e la produzione internazionale di Dirty Dancing inizia nel 2014, ma è nel 2015 che Federico firma la sua prima regia di Dirty Dancing, diventata subito la versione ufficiale ed internazionale dello spettacolo e adottata per i debutti in Inghilterra (sia Londra che in tour), Germania, Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio, Lussemburgo e presto in Francia.
Anche in questa nuova versione la colonna sonora comprenderà, oltre all'iconico brano vincitore di un Premio Oscar e di un Golden Globe , "(I've Had) The Time Of My Life", hit indimenticabili come "Hungry Eyes", "Do You Love Me?", "Hey! Baby" e "In the Still of the Night".
NOTE DI REGIA
Dirty Dancing è per il teatro un titolo molto più importante di quello che si pensi: infatti rappresenta uno dei pochi spettacoli in grado di portare davanti al sipario persone che non ci sono mai state, ed è l'unico titolo anglosassone in assoluto il cui allestimento italiano è stato esportato in tutto il mondo, compreso il celeberrimo West End di Londra. Questa versione dello spettacolo, reduce da successi in Inghilterra, Germania, Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio, Lussemburgo, e presto Francia, è fedele e rispettosa della pellicola del 1986 da cui ha origine. Il testo e i personaggi rispecchiano quindi il film cult, e sono stati inoltre sviluppati e approfonditi maggiormente per servire al meglio la forma di rappresentazione appunto del teatro, che non vive ovviamente su espedienti quali ad esempio il primo piano, specifici invece del cinema. Le coreografie hanno una connotazione sexy e sensuale in riferimento al titolo dello spettacolo, balli proibiti, e la direzione musicale affonda invece nei master originali della celeberrima colonna sonora del film, per esplodere nel canto live in momenti topici come "Time of My Life". Le scenografie, le luci, i costumi, le acconciature e il trucco si rifanno invece proprio al periodo, 1963, più che sul grande schermo, dove per ovvie ragioni era evidente un sapore anni '80, non più inerente oggigiorno alla messa in scena del titolo, anche se sempre con qualche eccezione come la trascinante "Hungry Eyes". La regia, servita dal disegno del suono, desiderano scorrere in modo efficiente e "reale", come era il film mito, dove, per volere dell'autrice, non sono i protagonisti a cantare, ma una volta da un giradischi, una volta da una radio, o ancora da un pianoforte nella sala da ballo dell'hotel, sgorgano con nostalgico ricordo le melodie che accompagnano la crescita di Baby, una ragazza semplice e in gamba, nel suo passaggio da ragazza a donna, e della sua ricerca di coraggio per l'affermazione di sé. "Dirty Dancing" è infatti un inno all'affermazione del proprio io: siate quello che sentite di essere, solo così potrete vivere il momento più bello, The Time of Your Life. Federico Bellone
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