Ed eccoci arrivati al terzo consiglio per questo Natale 2015.
Questi periodi di vacanza, si sa, sono sempre una buona occasione per viaggiare. Oggi ci rivolgiamo in particolar modo a coloro che hanno scelto come meta Londra.
Il musical che vi suggeriamo di non perdere per nessuna ragione al mondo, è una perla del suo genere, un capolavoro, purtroppo non molto conosciuto dal pubblico italiano, di Claude-Michel Schönberg e Alain Boublil, prodotto ovviamente dal buon vecchio Cameron Mackintosh (che, come al solito, non sbaglia un colpo!).
Si tratta di MISS SAIGON.
Nel 2014 MISS SAIGON è stato riproposto sulle scene Londinesi presso il Prince Edward Theatre, dove concluderà il suo glorioso ritorno il 27 febbraio 2016 (per poi riaprire a New York nella primavera del 2017).
Presa dallo sconforto, dall'ansia e dalla paura di potergli dare ancora solo one more kiss...and then say goodbye..., ho sentito il bisogno incontrollabile di andarmelo a gustare per l'ennesima volta al Prince Edward. Così, sfidando le folle accalcate in Leicester Square per il villaggio del Natale e la Prima (con tanto di tappeto rosso) di "The Danish Girl", l'8 dicembre, sono riuscita a godermi, probabilmente per l'ultima volta per un bel po' di tempo, questo travolgente sogno ad occhi aperti.
Eccomi ora a parlarvene con mente lucida e fresca.
MISS SAIGON è una moderna "Madama Butterfly" ambientata, come facilmente deducibile dal titolo, a Saigon durante e subito dopo la guerra del Vietnam (tra il 1975 e il 1978).
La storia vede protagonista Kim (Lea Salonga nella versione originale/Eva Noblezada ora a Londra), una giovanissima ragazza scappata dalle campagne durante i bombardamenti, nei quali ha perso l'intera famiglia. La diciassettenne verrà accolta, come ballerina e prostituta, poco prima della caduta di Saigon, dal proprietario di un losco nightclub (Dreamland) che si fa chiamare Engineer (Jonathan Pryce nella prima versione/Jon Jon Briones ora). Qui la ragazza conoscerà un soldato americano, Chris (originariamente Simon Bowman/ora Chris Peluso), che si innamorerà di lei rubandole il cuore...e la vita.
Devo confessare che sono rimasta un po' spiazzata dalla sostituzione dell'ultimo minuto di alcuni attori secondari, scelti per quest'ultimo periodo di attività londinese dello spettacolo, trovando vocalmente più adatti quelli che li avevano preceduti, e che avevo avuto la possibilità di vedere in azione lo scorso Aprile. In ogni caso lo spettacolo in sè non ne risente affatto, anche perchè le interpretazioni di Eva Noblezada e soprattutto dello straordinario Jon Jon Briones, sono di un livello talmente elevato da non fare notare praticamente null'altro a chi, in particolare, si approccia per la prima volta a questo spettacolo.
Con delle musiche talmente travolgenti da farci rabbrividire, scalpitare e saltare sulla sedia già dalle prime note, delle interpretazioni attoriali (anche di quel performer recluso in un angolo buio dietro alle quinte - sì, proprio lui!), fenomenali e delle scenografie incredibilmente realistiche, quasi hollywoodiane (durante il secondo atto un elicottero atterra realmente sul palco!), questo musical ci fa entrare in un universo parallelo di cui ci sentiamo in tutto e per tutto parte integrante. Ha il potere di farci ridere, piangere, sognare, commuovere, tremare, soffrire,... si impossessa della nostra anima e del nostro cuore...quasi inquietante, vero?
Quindi, cari lettori, Why God Why siete ancora qui attaccati a questo schermo? Coraggio, correte immediatamente sotto il Sun and Moon di Londra perchè I Still Believe che voi possiate vivere The Movie in your Mind e godere di questo American Dream (anche se per essere proprio precisi dovremmo dire "British Dream") prima della Last Night of the World!!!
Buon viaggio dunque, e tanti auguri di cuore per un NUOVO, SPLENDIDO e MUSICALe anno nuovo!
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