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BWW Reviews: Frankenstein Junior: divertimento 'mostruoso' al Brancaccio di Roma!

By: Nov. 29, 2012
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Trasformare un "quasi-flop" in un
enorme successo?
 SI-PUÒ-FARE!
BroadwayWorld.com - Italy

La Compagnia della Rancia torna a far ridere gli italiani grazie alla comicità esilarante di Mel Brooks. Dopo il trionfo di THE PRODUCERS, Saverio Marconi, con la regia associata di Marco Iacomelli, propone al nostro pubblico la versione musicale di uno dei film più amati del grande regista americano: FRANKENSTEIN JUNIOR (titolo originale: YOUNG FRANKENSTEIN).

Considerato una delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi,girato nel 1975 con uno stile ispirato agli anni '20, Frankenstein Junior è insieme omaggio e parodia dei classici horror ispirati alle vicende nate dalla penna di Mary Shelley.  Il film, consacrato come il cult movie per eccellenza dal pubblico, è il "classico" in DVD di maggior successo nella storia dell'home video in Italia con oltre 500.000 copie vendute.

Dopo l'enorme successo dell'adattamento musicale del suo film Per favore non toccate le vecchiette nel 2001, non c'era da stupirsi che Brooks avesse intenzione di musicare un altro dei suoi film. Fu così che, nel 2006, lo stesso team creativo che aveva scritto THE PRODUCERS cominciò a lavorare su FRANKENSTEIN JUNIOR. Con musiche e liriche di Mel Brooks, libretto di Thomas Meehan e dello stesso Brooks e regia e coreografie di Susan Stroman le aspettative erano molto alte... e invece, soffrendo del confronto con il suo predecessore, il musical ricevette un tiepido riscontro di critica. Nonostante ciò il pubblico, ben consapevole che l'adattamento teatrale non era per nulla paragonabile al film, continuò ad applaudirlo per 485 repliche.

Date le premesse non molto brillanti e la disparità di vedute tra pubblico e critica, prima che si alzasse il sipario non era ben chiaro cosa aspettarsi dalla versione italiana di FRANKENSTEIN JUNIOR. E invece, Saverio Marconi e Marco Iacomelli hanno saputo maneggiare con abile maestria un titolo non facile da trattare sia, come abbiamo già detto, per l'inevitabile confronto con il film e con THE PRODUCERS, sia per il materiale non molto forte alla base della versione di Broadway del 2007 a cui lo show si rifà.

Efficace la trasposizione in italiano di libretto e liriche di Franco Travaglio che non solo non tradisce la comicità del film lasciandone intatte le battute più celebri ma riesce ad infondere lo stesso spirito anche nei testi delle canzoni. 
Le scenografie di Gabriele Moreschi sono in perfetta armonia con i toni 'macabri' che il musical vuole parodizzare e fanno eco alla scelta di Brooks di girare il film in bianco e nero, riprendendone i "colori". 
Molto coinvolgenti le coreografie di GillIan Bruce che toccano l'apice nel divertentissimo "Transilvanica Magica" (Transilvania Mania). L'unica nota di demerito va a "Puttin' on the Ritz," famossisima hit di Irving Berlin che avrebbe dovuto esplodere ma che invece, forse, è stata un po' sacrificata. 
Plauso speciale a Lena Biolcati per la direzione vocale e a Enrico Porcelli per il disegno fonico. Azzeccati trucco e parrucco di Antonella Marinuzzi e i costumi di Carla Accoramboni.
Senza infamia e senza lode il disegno luci di Valerio Tiberi che, tuttavia, non ci sentiamo di definire stonato o poco accurato. 

Passando al cast artistico, una menzione d'onore va fatta Mauro Simone nel ruolo di Igor: tempi comici incalzanti, perfetta caratterizzazione del personaggio e tanta, tanta simpatia. Peccato che il numero Togheter Again, affidato al suo personaggio, in duetto con Frankenstein, sia stato parzialmente tagliato!
Giulia Ottonello, reduce dal successo del suo nuovo singolo "Playboy," non ha nulla da invidiare a Megan Mullally in quanto a vis comicaed energia. La sua Elizabeth è divertente, sopra le righe... ogni sua entrata in scena è un momento di pura gioia.
Valentina Gullace interpreta Inga, la sexy e ingenua assistente del Dottor Frankenstein: eccezionale padronanza dello strumento vocale (con tanto di jodel!), ottima fisicità e presenza scenica... un talento tale da far persino scordare, a tratti, Sutton Foster!
Altea Russo è misteriosa e spassosamente austera nei panni di Frau Blucher (nitriscano i cavalli!), riesce a rendere il suo personaggio molto affascinante... non si sarebbe potuta fare scelta più azzeccata.
La Creatura è impersonata dal simpaticissimo Fabrizio Corucci, noto baritono prestatosi al musical per l'occasione. Nonostante il personaggio non parli per l'intera durata dello spettacolo (o quasi), basta un solo sguardo dei suoi per scatenare la risata del pubblico: come non ricordare la famosa scena dello stufato in coppia con l'Eremita Cieco, caratterizzato meravigliosamente da Davide Nebbia? È inutile dirlo: con Corucci il mondo del musical ha fatto davvero un ottimo acquisto!
E dulcis in fundo, un Giampiero Ingrassia in grandissima forma che diverte ed emoziona  nei panni di Frederick Frankenstein (ops... "Frankenst-I-n"), ruolo che nel film del '75 fu di Gene Wilder. Brillante, sicuro e completamente a fuoco... una grande performance per un grande artista!

Insomma, che dire? Cast strepitoso, regia indovinata, testo divertente... tutti ingredienti necessari per far venir giù il teatro a forza di applausi. Cosa che è senz'altro avvenuta ieri sera al Teatro Brancaccio di Roma, dove lo spettacolo rimarrà in scena fino al 9 Dicembre! Trasformare un "quasi-flop" in un enorme successo? SI-PUÒ-FAREEEE!

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