Si è conclusa anche la VII edizione del Summer Musical Festival, rassegna di teatro musicale firmata BSMT. Non ho potuto assistere all'ultimo spettacolo, Il bacio della donna ragno, ma fortunatamente ero presente il 25 maggio al Teatro Duse, quando i ragazzi dell'accademia di musical bolognese hanno portato in scena CHICAGO, opera del 1975 estremamente popolare e nota anche grazie alla sua trasposizione cinematografica del 2002.
La trama è universalmente nota: ambientato per la maggior parte in un penitenziario femminile, nella Chicago degli anni Venti, lo spettacolo segue le vicende di Roxie Hart, giovane ballerina incarcerata in seguito all'omicidio dell'amante e in attesa di giudizio. Attorno al personaggio di Roxie ruotano le figure di Velma Kelly, famosa ballerina vaudeville che, come Roxie, è in attesa di giudizio per l'uccisione della sorella e del marito, di Billy Flynn, carismatico e ricco avvocato che non ha mai perso una causa, di Amos Hart, l'ingenuo marito di Roxie disposto a tutto per rimanere al suo fianco, e della corrotta guardia carceraria "Mama" Morton.
Chicago è un musical complicato e decisamente fuori dal comune, che riesce a divertire e intrattenere il pubblico con momenti comici e scene spettacolari, senza però tralasciare totalmente gli aspetti tragici (o tragicomici) che caratterizzano l'ambientazione penitenziaria.
La regia di Saverio Marcori non ha voluto "vincere facile" puntando tutto sulla spettacolarità, al contrario - pur mantenendo alto il livello d'intrattenimento con un'ambientazione d'ispirazione vaudeville - ha saputo cogliere e veicolare quel sottile equilibrio tra tragedia e commedia che è la forza e la fortuna di Chicago. In questa direzione va il lavoro fatto sul personaggio di Hunyak (Giulia Petrucciani) che, anche in alcune delle scene più divertenti, è presente sul palco in disparte, in silenzio, con una presenza scenica che sola, senza parole, ci ricorda che al di là dello spettacolo la realtà è ben diversa.
Realtà e finzione, spettacolarità e drammaticità vanno a braccetto per tutta la durata dello spettacolo, alternando assoli di tip tap (interpretati magistralmente da Tommaso Parazzoli), numeri da circo, grandi coreografie corali e momenti più intimi e personali. Se da un lato i numeri di gruppo sono stati indeboliti da un reparto scenico non troppo spettacolare - laddove, invece, l'eccesso sarebbe stato utile alla costruzione della scena - e da costumi decisamente poco elaborati nei dettagli (come nel caso del numero finale), oppure da una recitazione troppo caricaturale (è il caso del celeberrimo Cell Block Tango), dall'altro l'impianto coreografico e le abilità, fisiche e vocali, dei giovani attori sono riusciti a controbilanciare, consegnando agli spettatori la giusta atmosfera spettacolare. Impeccabili, come sempre, la direzione musicale di Shawna Farrell e le coreografie di Gillian Bruce, che hanno permesso agli spettatori di rivivere tutta la grandiosità dei ruggenti anni Venti
Dopo aver seguito gli spettacoli della BSMT per anni, posso dire ormai con certezza che l'impegno e la volontà dei ragazzi in scena, accompagnati da un'ottima istruzione pratica e teorica, continua a essere il punto forte di queste produzioni. Il caso di Chicago è, in questo senso, esemplare: la voce calda e potente e la presenza scenica di Annapaola Inselvini ha fatto brillare il personaggio di Velma, mentre Kornelija Klimenkaité (Mama) ha spiccato per il canto e l'interpretazione - sicuramente, la migliore se non l'unica in scena che non si piega a canoni "accademici", rinunciando a una recitazione troppo impostata in favore di una naturalezza elaborata e ricercata. Viceversa, il canone recitativo caricaturale di Alia Quercia - che sicuramente contribuisce a sottolineare l'eccentricità del personaggio di Roxie, anche se personalmente non incontra il mio gusto - è stato bilanciato dall'abilità nella danza e nei movimenti. Il giovane Matteo Francia è riuscito nell'ardua impresa di portare in scena in modo credibile, senza eccessivi stereotipi, un ricco e cinico avvocato Billy Flynn, mentre Pierluigi Cocciolito ha commosso la platea con il suo Amos, interpretato con la giusta tragicità e ironia.
Ultimo aspetto degno di nota, nel bene e nel male: le traduzioni di Giorgio Calabrese. Il passaggio dall'inglese all'italiano è riuscito a mantenere invariato il significato dei testi, l'ironia intrinseca di alcuni passaggi, gli aspetti più tragici di altri, ma l'uso eccessivo di "inglesismi" (o meglio, "americanismi"), come Baby, boys o spelling di lettere tra l'italiano e l'inglese denuncia una certa difficoltà, o un tentativo poco riuscito di mantenere viva l'ambientazione americana anche attraverso i testi. Insomma, a questo punto sarebbe stato meglio conservare i testi originali e risolvere tutti i problemi con dei sovratitoli.
CHICAGO
LIBRETTO: Fred Ebb e Bob Fosse
MUSICA: John Kander
LIRICHE: Fred Ebb
Adattamento italiano di Giorgio Calabrese
TEAM CREATIVO
Regia: Saverio Marconi
Direzione musicale: Shawna Farrell
Coreografie: Gillian Bruce
Scenografie: Lele Moreschi
Costumi: Massimo Carlotto
Light Designer: Emanuele Agliati
Sound Designer: Tommaso Macchi
Direttore di scena: Alessandro Di Giulio
Direzione orchestra: Maria Galantino
IL CAST
VELMA:
ALICE LUTEROTTI - ANNAPAOLA INSELVINI
ROXIE:
ELISA GOBBI - ALIA QUERCIA
BILLY FLYNN:
MATTEO FRANCIA (COVER: NICOLA MONTERUMISI)
AMOS:
PIERLUIGI COCCIOLITO
MAMA MORTON:
FEDERICA RINI - KORNELIJA KLIMENKAITÉ (COVER: SOFIA SOLMI)
MARY SUNSHINE:
TIZIANA SALERNO - ELENA FRANCESCA TARALLO (COVER: CHIARA SCHIAPPAPIETRA)
FRED:
MANUEL DIODATO
SERGENTE FOGARTY:
ALBERTO BASSO
PRESENTATORE:
ANDREA MELI
GIUDICE:
STEFANO BENASSI
HARRISON:
SARAH RUGGIERI - SARA BALATTI
DOTTORE:
NICOLA MONTERUMISI
KITTY:
ALICE CASLINI
IL VAUDEVILLE DANCER:
TOMMASO PARAZZOLI
ASSASSINE:
HUNYAK: GIULIA PETRUCCIANI
ANNIE: ANNAPAOLA INSELVINI - ALICE LUTEROTTI
LIZ: ALIA QUERCIA - ELISA GOBBI
MONA: GIADA KODRA
JUNE: SUSANNA SCROGLIERI
CORPO DI BALLO:
GIUSEPPE BRANCATO - FRANCESCO
CENDERELLI - MATTEO GERMINARIO -
NICOLA MONTERUMISI - CHRISTIAN
PERONI - ANNA JESSICA REATTO -
ALESSANDRO RUSSO - SARA SPAGNA -
ALICE STRATTA
ENSEMBLE / GIORNALISTI:
SARA BALATTI - STEFANO BENASSI -
ALBERTO BASSO - ALICE CASLINI -
AMBRA GIOVAGNOLI - ANDREA MELI -
SARAH RUGGIERI - CHIARA
SCHIAPPAPIETRA - SOFIA SOLMI
EXTRAS:
MATTIA BALDACCI - SHANI-YAËL
BALDACCI - ROSARIA BOTTERI - PAOLO
LEVONI - SIMONE PAVAN - DAMIANO
SPITALERI
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