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Review: WHEN WE WENT ELECTRONIC at Off/Off Theatre

INAUGURATO L'ONSTAGE!FESTIVAL CON UNA INTENSA PIЀCE PRODOTTA DA THE TANK, L'OFF THEATER DI NEW YORK

By: Nov. 11, 2021
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L'ONSTAGE!Festival è stato inaugurato questa sera con uno spettacolo arrivato direttamente dal The Tank, uno dei teatri OFF-Broadway più all'avanguardia, situato nella 36th street. When We Went Electronic è un dramma in un atto scritto da Caitlin Saylor Stephens e diretto Meghan Finn che ha debuttato nel settembre 2018 e viene ora presentato anche in Italia nella sua versione originale con sottotitoli.

UNA PIЀCE CRUDA ISPIRATA DA UNA STORIA VERA

Basato su una storia vera avvenuta nel 2008, la trama riprende le vicende legate al magnate della famosa ditta di abiti American Apparel, Dov Charney, accusato di abusi sessuali nei confronti delle sue dipendenti. Nella pièce una di queste sfortunate ragazze si risveglia dopo una notte selvaggia senza ricordare quanto successo. Dalle ferite sul suo corpo, sia evidenti che psicologiche, riesce lentamente a ricostruire lo stupro di cui è stata vittima. I due personaggi in scena, Brittany e Bethany non sono altro che i due aspetti della stessa sfortunata ragazza impegnata a combattere quel mostro che spesso si nasconde nella vittima che da una parte riconosce la violenza subita ma allo stesso tempo la vuole giustificare. Il dialogo volgare e pesante ma del tutto adeguato, viene interrotto da intermezzi cantati, scritti dalla stessa Caitlin Saylor Stephens con Sarah Frances Cagianese che oltre ad alleggerire la drammaticità del racconto rappresentano la coscienza e la lotta interna della vittima. Vengono trattate tutte le possibili dipendenze: quelle da droghe, pillole, abusi sessuali subiti nell'infanzia, violenze fisiche e psicologiche che nel finale spingono la vittima a simbolicamente uccidere il suo carnefice per potersi liberare dalla pesantezza dello stupro subito. Quando Brittany strangola Bethany, non fa altro che uccidere quella parte di se che la vuole sempre vittima e solo così potrà trovare il coraggio di accusare pubblicamente il suo violentatore. La scena è semplice ma essenziale e piena di simboli da cogliere al volo, come il sacco di palline di polistirolo a rappresentare la cocaina, o la lampada neon che rappresenta il fallo nella fellatio e nello stupro.

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Drita Kabashi e Madelyn Robinson interpretano le due ragazze con una intensità e una virulenza che per usare una espressione di gergo televisivo, lasciano lo spettatore "attaccato allo schermo". Il loro tempismo è ineccepibile e la precisa direzione di Meghan Finn si intravede in ogni mossa e in ogni parola studiata e posizionata alla perfezione.

In un periodo storico in cui soprattutto in Italia i femminicidi e gli stupri sono purtroppo all'ordine del giorno, questo spettacolo tutto al femminile ci deve far pensare e molto. Alla fine della serata, nell'incontro voluto dagli organizzatori, la regista e l'autrice hanno sottolineato quanto sia importante per le donne di denunciare le violenze familiari, fisiche e psicologiche, a qualunque livello e di quanto sia anche fondamentale sensibilizzare le stesse donne a non credere al pentimento dell'uomo abusivo che deve essere necessariamente curato, non solo imprigionato. La presenza dell'avvocato Maria Luisa Missiaggia impegnata da anni con la Onlus STUDIODONNE da lei fondata per la difesa delle donne vittime di violenza, ha sottolineato quanto sia frequente la tendenza nella nostra società a credere in un pentimento e a perdonare il carnefice che nella quasi totalità dei casi ripeterà la stessa violenza spesso in maniera ancora più intensa. Da qui la necessità di adeguare la legislazione italiana, ancora arcaica in questo settore, rispetto a quella statunitense che si rifà al programma dei 12 passi introdotto già dal lontano 1939.

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Ricordiamo che l'ONSTAGE!Festival è organizzato da KIT Italia e The International Theatre in collaborazione con Kairos Italy Theater. Con il supporto dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia, annovera fra i partner principali l'Università Roma Tre, Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere, la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, Facoltà di Arti e turismo, di Milano, e il Mentor Project del Cherry Lane Theater a New York.

The TANK NYC

Presenta

WHEN WE WENT ELECTRONIC

Scritto da Caitilin Saylor Stephens

Regia di Meghan Finn

Costumi e trucco Sharne van Ryneveld

Design luci Sarah Johnston

Musica e canzoni Sarah Frances Gagianese e Caitilin Saylor Stephens

Scene Skye Morse-Hodgeson

Coreografie di combattimento David Anzuelo

Suono Andrew Horovitz

Traduzione sopratitoli Enrico Mariani

CAST

Drita Kabashi

Madelyn Robinson



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