UN TESTO AUDACE E INTERESSANTE SU UN RAPPORTO OMOSESSUALE PROIBITO AVVENUTO NEL SECONDO DOPOGUERRA - IN SCENA FINO AL 22 MAGGIO
Ispirato alla vera storia dell'attore Ermanno Randi, Scomodi e sconvenienti, ossia fine inopportuna di una relazione sconveniente, scritto da Emiliano Metalli, ripercorre le vicende che portarono alla sua morte per mano del suo compagno. Ermanno Randi attore emergente del dopoguerra stava, film dopo film costruendo una notevole carriera cinematografica. Lo ricordiamo al fianco di Gina Lollobrigida, in Caruso Leggenda di una voce e in molte altre pellicole girate tra il 1947 e il 1951. Il suo compagno, stanco di non poter vivere apertamente la loro storia d'amore finì per cedere alla gelosia e alla disperazione di saperlo lontano dai suoi occhi e dal suo cuore, scaricandogli addosso svariati colpi di pistola.
Nell'intimità di una stanza adibita a suo laboratorio, Ida, un sarto totalmente dedicato al suo lavoro e amico intimo dei due amanti, viene intervistato da un giornalista fuori scena a cui racconta cosa accadde realmente tra i due. Con i suoi racconti, intervallati da flashback con i due amanti, si fa luce su questo travolgente amore conclusosi con quel tragico omicidio che fu oggetto di stravolgimenti da parte di una stampa retrograda, omofoba ma forse, in quell'epoca, anche impreparata ad affrontare un sentimento così forte.
Emiliano Metalli racconta questa vicenda con essenziale franchezza, senza dilungarsi su particolari che ne avrebbero appesantito lo svolgimento. Il gioco dei flashback è ben studiato e non lascia dubbi nello spettatore. Unica nota stonata potrebbe essere l'introduzione della canzone di Rita Pavone, Fortissimo: per quanto il suo testo si adatta perfettamente alla lotta interna del povero Giuseppe, spostare idealmente la storia dagli anni '50, epoca in cui è avvenuta, al 1966, anno in cui uscì il brano dell'artista torinese, può lasciare un po' spiazzati. Nella piccola sala del teatro, i tre protagonisti si muovono quasi tra il pubblico, con un dinamico e ben calibrato uso degli spazi. Molto efficace l'uso delle quattro uscite per i cambi di scena.
Nelle sue note di regia, Orazio Rotolo Schifone, anche interprete dello sfortunato attore qui rinominato Armando, racconta l'ossessione con cui si è appassionato a questa storia e a come ha voluto esternare la dualità del racconto: da una parte l'intimità della passione mentre dall'altra la necessità, in quell'epoca, di confinarla all'interno delle mura domestiche. Forse più concentrato sulla regia, Orazio Rotolo Schifone perde un po' di intensità nella sua interpretazione rispetto ai suoi due colleghi. Matteo Santorum è decisamente più vigoroso ed energico nel ruolo del giovane Giuseppe: la sua recitazione è forse al limite di un leggermente eccessivo isterismo, ma si riprende nel monologo finale. Lo ricordiamo per aver partecipato alla fiction Un Posto Al Sole.
La vera sorpresa della serata è Francesco di Raimondo nel ruolo del sarto Ida. Noto al pubblico televisivo per i suoi ruoli in Volevo Fare La Rock Star2 e I Medici 2, l'attore "vive" il suo ruolo con una naturalezza che esula dalla recitazione. È talmente spontaneo nel suo racconto che si ha quella bella e rara sensazione che non stia recitando una parte come invece appaiono fare i suoi colleghi: lo ha talmente fatto suo, come quel lussuoso vestito che indossa nella scena finale, da poter sinceramente dire che Ida è lui, non un ruolo.
Patrocinato dal Circolo Mario Mieli, questo spettacolo viene presentato in occasione della Giornata Mondiale contro l'omolesbotransfobia, a sottolineare come in Italia, anche a distanza di 70 anni, ancora troppe persone non sono in grado di accettare l'amore sotto tutte le sue forme e come situazioni con epiloghi similari siano purtroppo ancora all'ordine del giorno.
La Compagnia dei Masnadieri
e
Circolo Mario Mieli
presentano
Scomodi e sconvenienti
ossia
Fine inopportuna di una relazione sconveniente
Testo di Emiliano Metalli
regia di Orazio Rotolo Schifone
Costumi di Simone Natali
aiuto regia di Rebecca Righetti
con
Francesco di Raimondo - Ida
Matteo Santorum - Giuseppe
Orazio Rotolo Schifone - Armando
DAL 12 AL 22 MAGGIO
Dal giovedì al sabato ore 20.30, domenica ore 18.00
Teatro Spazio 18/B
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 18/b, 00145 Roma RM
Ufficio Stampa
Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com
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