RUGANTINO Ѐ TORNATO A VIVACIZZARE LE SERATE DELLA SUA “STUPIDA” ROMA
Non si può prescindere dal parlare di una prima come quella del 10 marzo scorso al Teatro Sistina in cui sono tornati a vivere i personaggi della commedia musicale italiana per eccellenza.
Rugantino e Rosetta sono una delle coppie più famose della storia del teatro romano e anche dopo sei decadi dalla prima rappresentazione sono ancora una coppia giovane e schietta come fosse la prima volta. In fondo Roma è la città eterna e anche se il suo aspetto è variato nel corso dei secoli, la sua magia rimane in quei pittoreschi angoli che ancora possono riportare alle tante diverse epoche della sua storia. Ed è per questo che quando appare la scenografia ricreata sul palco del teatro si ritrova un vicolo o una piazzetta come ancora se ne vedono nella realtà odierna. È l'incantesimo di Roma, quello di restare immobile anche col passare del tempo. E le bravate di Rugantino, la sua simpatia, la sua verve sono talmente iconiche da restare sempre attuali.
Questa nuova edizione curata da Massimo Romeo Piparo non è assolutamente nuova in quanto riprende in pieno la regia originale di Garinei & Giovannini: d'altra parte un classico come questo non può che essere rappresentato che nella sua purezza originale. Ogni battuta, ogni nota, ogni passo di danza furono studiati con così grande attenzione che non avrebbe senso cambiarli. Rugantino è Rugantino e chiunque negli anni futuri potrà pensare di darne una interpretazione innovativa sarà molto probabilmente destinato a un sicuro fallimento. Le composizioni di Armando Trovajoli sono poi altrettanto eterne come la città da cui sono state ispirate.
In questa edizione il cast ha presentato delle conferme e delle novità rispetto alle ultime edizioni. Torna nel ruolo principale Michele La Ginestra che già aveva interpretato l'impunito romanaccio nell'edizione del 2000. La maturità dell'attore ha sicuramente donato più spessore alla sua interpretazione con la sua simpatia e la sua naturale bonarietà, doti essenziali del personaggio.
Serena Autieri rimane nel ruolo di Rosetta dalla ultima edizione pre-covid. Come già notato in passato la sua "romanità" risulta non proprio totalmente credibile. Per quanto la sua interpretazione sia impeccabile e di gran classe, manca a volte di quel brio che pervade questa storia. E' senz'altro più efficace nella prima parte quando deve mantenere la freddezza del personaggio: non riesce però a scrollarsela di dosso quando nella seconda parte dovrebbe essere più allegra e gioviale. La sua bravura è innegabile ma manca della necessaria passionalità rimanendo a volte troppo austera.
Il personaggio di Eusebia è nuovamente appannaggio di Edy Angelillo che deve combattere col fantasma della grande Bice Valori che ha reso immortale questo ruolo. Un'eredità molto pesante che la Angelillo affronta con coraggio e senza cedere all'imitazione.
Grande acquisto di questa edizione è Massimo Wertmϋller nel ruolo di Mastro Titta. Gli mancano solo i chili di troppo che eravamo abituati a vedere su Aldo Fabrizi: per il resto la sua simpatia, la sua precisione e la sua esperienza si combinano in un personaggio estremamente credibile che non fa rimpiangere nessuno dei suoi predecessori che si sono avvicendati in questo ruolo che d'ora in poi è suo per meriti. Eccetto Aldo Fabrizi.
Riconfermati e con grande simpatia i nobili Don Niccolò e Donna Marta Paritelli egregiamente interpretati da Giulio Farnese e Brunella Platania. L'ironia che esprimono nei loro personaggi, con la flemma di lui e l'effervescenza di lei ha strappato non pochi applausi. E la trascinante risata di Donna Marta sarebbe stata perfetta sulle labbra di Rosetta.
A parte un piccolo incidente dovuto al crollo di una parte della scenografia, accolto con un grande applauso dal ricco parterre pieno di attori e amici del Sistina di ogni categoria, questa prima ha confermato l'importanza del teatro e della ripresa di cui tutti noi, ma il teatro stesso in primis, abbiamo un assoluto bisogno. Ben vengano le nuove produzioni, ma altrettanto importanti sono le riprese dei classici come Rugantino a far da ponte sul lungo periodo di chiusura forzata. Lo spettacolo rimarrà in scena fino al 27 marzo.
Massimo Romeo Piparo
Presenta
RUGANTINO
Commedia Musicale di Garinei & Giovannini
scritta con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa
Collaborazione artistica di Gigi Magni
Scene e Costumi originali di Giulio Coltellacci
Musiche di Armando Trovajoli
Versione storica originale
Regia di Pietro Garinei
Supervisione di Massimo Romeo Piparo
con
Serena Autieri / Rosetta
Michele La Ginestra / Rugantino
Edy Angelillo/ Eusebia
Massimo Wertmϋller/ Mastro Titta
Brunella Platania/ Donna Marta Paritelli
Monica Guazzini/ Vecchia dei gatti
Gerry Gherardi/ Prete
Marco Rea/ Gnecco
Alessandro Lanzillotti/ Bojetto
Pietro Antonino Tosto/ Marchese Facconi
Marco Valerio Montesano/ Scariotto
Giulio Farnese/ Don Nicolò Paritelli
Matteo Montalto/ Il Serenante
Francesco Miniaci/ Gendarme
Alessandro Lo Piccolo/ Gendarme
ENSEMBLE
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Raffaele Cava
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Mattia Di Napoli
Luca Paradiso
Dennis Scoppetta
Giovanni Papagni
Valentina Bagnetti
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Ufficio Stampa e Comunicazione
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RUGANTINO
DAL 10 AL 27 MARZO 2022
NUOVE DATE
dal 13 al 15 e dal 19 al 22 maggio 2022
TEATRO SISTINA
Via Sistina 129, 00187 Roma
FB: Teatro Sistina
Twitter: @TeatroSistina
IG: teatrosistina
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dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 19.00
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Orario Spettacoli
Dal giovedì al sabato ore 20,30
Domenica ore 16,00
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