Trasformare in intrattenimento musicale un dramma così intenso come il romanzo NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI? scritto nel 1935 da Horace Mccoy non era compito facile, ma il regista e adattatore Giancarlo Flores è riuscito a portare sulla scena della Sala Umberto uno spettacolo dallo stesso titolo, vivace e carico di tensione emotiva.
Già nel 1969 questo testo aveva ispirato Sydney Pollack che ne trasse l'omonimo film di grande effetto consacrandolo come uno dei più importanti registi di Hollywood.
Questo adattamento teatrale tralascia molte delle più drammatiche e personali sfaccettature dei singoli personaggi concentrandosi maggiormente sul ballo e sul personaggio del conduttore interpretato con grande zelo dal noto attore di teatro e fiction televisive Giuseppe Zeno. Con una petulanza a volte decisamente antipatica, Zeno incarna perfettamente l'arroganza necessaria a rendere cinico e freddo il suo personaggio anche se la sua recitazione a tratti sembra scivolare su uno stereotipo forse più adatto al piccolo schermo.
La semplice trama vede delle coppie di giovani che si iscrivono ad una dance marathon che senza esclusione di colpi li vede affrontare settimane di ballo fino allo stremo delle forze e fin quando non rimarrà una sola coppia sulla pista. L'organizzatore e conduttore di questo crudele spettacolo ha ben preciso il suo scopo: interessare il pubblico, vendere biglietti, cercare sponsor per finanziare il suo carrozzone e alla fine spostarsi in un'altra città per ricominciare la sua carneficina. Nonostante il testo originale sia stato scritto quasi 80 anni fa, ci si rende subito conto di quanto sia attuale nell'odierno mondo di reality show in cui i giovani vengono buttati nella mischia senza scrupoli pur di attirare l'attenzione di un regista o di un produttore che possa trasformarli nelle star di domani. Ma il sogno di protagonismo dei concorrenti ballerini si trasformerà in un incubo che al contrario li renderà vittime di uno spietato show business.
Due sono i pilastri su cui si regge tutto lo spettacolo: principalmente il corpo di ballo che continuamente in movimento sulla scena offre una realistica visione della gara in cui sono impegnati i personaggi: la bravura degli attori-ballerini è tale che risulta difficile capire il sottile confine tra l'interpretazione ed il reale impegno fisico da maratoneti che questi ragazzi mettono in scena ogni sera.
L'altro elemento fondamentale è la musica elettro-swing e jazz manouche scelta per accompagnare le performance degli instancabili danzatori. Molto efficace la presenza in scena della band PIJI ELECTROSWING PROJECT guidata dal cantante romano Piji che ha composto le canzoni originali tutte eseguite rigorosamente dal vivo. Il brano conduttore Dance Marathon- Tutto fa spettacolo, intenso e ripetitivo, esalta il senso incalzante di tutta la serata, così come efficaci sono anche le cover utilizzate durante la maratona; tra queste il brano Ballo Ballo, celebre sigla Tv di Raffaella Carrà che con un arrangiamento molto swing acquista tutto un nuovo stile.
Ricordiamo che il precedente lavoro di questa compagnia era lo spettacolo Le Bal L'Italia balla dal 1940 al 2001 che ripercorreva la storia del ballo nel nostro paese; questo lavoro è la giusta e ovvia continuazione del loro notevole virtuosismo che il pubblico ha ben apprezzato premiando i ballerini con molti applausi a scena aperta.
Dopo La Sala Umberto in cui resterà in scena fino al 14 ottobre, questo spettacolo già premiato al 52° Festival Teatrale di Boggio Verezzi sarà in tournée in Italia con una prima tappa già confermata al Teatro Gioiello di Torino.
OTI OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO
Presenta
NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?
Traduzione Giorgio Mariuzzo
Adattamento Giancarlo Fares
Tratto dall'omonimo romanzo di Horace McCoy
Regia Giancarlo Fares
Coreografie Manuel Micheli
Canzoni originali di Piji
Scene Fabiana Di Marco
Costumi Francesca Grossi
Disegno Luci Anna Maria Baldini
Assistente alla Regia Claudia Fontanari
Direttore Tecnico Anna Maria Baldini
Datore Luci Aurelio Rizzuti
Fonico di sala Riccardo Caratelli
Fonico di palco Gabriele Boccacci
Macchinista Giuseppe Spagnuolo
Sarta di scena Francesca Grossi
con
GIUSEPPE ZENO SARA VALERIO
e con
DONATO ALTOMARE BRIAN BOCCUNI ALBERTA CIPRIANI GIANCARLO COMMARE VITTORIA GALLI ALESSANDRO GRECO SALVATORE LANGELLA ELISA LOMBARDI MARIA LOMURNO MATTEO MILANI PIERFRANCESCO SCANNAVINO LUCINA SCARPOLINI VIVIANA SIMONE
con la partecipazione live del PIJI ELECTROSWING PROJECT
PIJI- voce, chitarra GIAN PIERO LO PICCOLO - clarinetto EGIDIO MARCHITELLLI - elettronica & chitarra FRANCESCO SAVERIO CAPO - basso ANDY BARTOLUCCI - batteria
Ufficio stampa Silvia Signorelli
Concept grafico Livia Clementi
Grafica Marco Spadoni
Realizzazione scene Spazio Scenico S.r.l
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