UNA PIACEVOLE COMMEDIA SULL’ETERNO DILEMMA TUTTO FEMMINILE TRA L’UOMO INTELLETTUALE E QUELLO SPONTANEO.
Classificatasi al terzo posto nel concorso per corti teatrali del Teatro Lo Spazio a luglio dello scorso anno, torna in scena la commedia Mary, scritta e interpretata da Filippo Maria Macchiusi. La regia di questo schietto e interessante testo è affidata a Alessandro Cecchini.
Mary, una giovane donna è stanca della sua relazione con Filippo, un uomo serio, intellettuale, puntiglioso. Inizialmente attratta dalla sua intelligenza, sente mancare la vitalità della relazione. Dopo tre anni decide di allentare il loro rapporto e conosce Federico, tutto l'opposto del suo compagno. Federico è il classico ragazzone buono, tutto muscoli e niente cervello e Mary cade nella classica trappola degli opposti: stressata dalla relazione col noioso Filippo si lancia in quella spensierata con Federico senza considerare che neanche quella le darà la soddisfazione che cerca.
La storia è sviluppata con una efficace originalità anche aiutata dal doppio palco del teatro Lo Spazio in cui sono ricreate le abitazioni dei due giovani. Tra questi due ambienti si trova una panchina dove l'ex fidanzato e quello attuale si incontrano per scambiarsi una scatola con alcuni oggetti dimenticati da Mary nella sua fuga dalla casa di Filippo. I due avversari si offendono, si affrontano, si confrontano, mettendo in piena luce i loro completamente opposti modi di vivere: ma qual è quello giusto per Mary? Forse nessuno dei due.
Le battute si susseguono a raffica mettendo in evidenza gli eccessi dei caratteri dei due litiganti. Nel loro incontro, pur cercando ognuno di far capire all'altro i motivi per cui nessuno dei due è adatto a Mary, scoprono ciascuno i propri pregi, i propri difetti, i propri limiti: la soluzione risiederebbe solamente nella combinazione dei loro due caratteri, soluzione impossibile da raggiungere. Alla fine l'unico punto di contatto tra di loro è la scelta della stessa suoneria del cellulare.
I due attori sono molto ben calati nei loro personaggi. Il cupo Filippo, precisino, pedante, tedioso, è interpretato dall'autore del testo Filippo Maria Macchiusi. Non si capisce se si sia ispirato a se stesso per scrivere questo testo, fatto sta che ha vestito perfettamente la monotonia di certi uomini intellettualoidi che non sanno divertirsi. Il suo alter ego, il bullo Federico, è interpretato da Federico Maria Galante, ruspante e sempliciotto al punto giusto. Entrambi hanno saputo mantenere le loro interpretazioni al limite dello stereotipo dei loro personaggi, senza banalizzarli, cosa per altro molto facile da fare in questo tipo di testi.
Ancora un po' acerba Clarissa Curulli che nel ruolo di Mary non è riuscita ad incarnare in pieno quella sottile linea che spesso vede la sensibilità femminile altalenare tra l'uomo cerebrale e l'uomo carnale. Ancora un po' impacciata, il suo personaggio è uscito leggermente appannato dalle forti interpretazioni dei suoi due amori di scena.
IL CAST CON IL REGISTA ALESSANDRO CECCHINI
Questo testo meriterebbe un maggiore approfondimento per farlo diventare qualcosa di più di un corto teatrale e soprattutto più repliche per permettere un maggiore affiatamento tra i tre protagonisti. La regia di Alessandro Cecchini è scattante e precisa. Molto apprezzabile la fluidità con cui Cecchini ha orchestrato i repentini cambi di scena per accompagnare il pubblico nei numerosi flashback delle due storie, separate ma parallele. Buona fortuna a Mary, Filippo e Federico.
TEATRO LO SPAZIO
presenta
MARY
testo di Filippo Maria Macchiusi
regia Alessandro Cecchini
Cast
Clarissa Curulli - Mary
Federico Maria Galante . Federico
Filippo Maria Macchiusi - Filippo
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