L’INTENSO TESTO DI BERNARD-MARIE KOLTЀS IN SCENA FINO AL 25 MARZO
Ha debuttato al Teatro OFF/OFF un nuovo allestimento della pièce La notte poco prima delle foreste, scritta dal drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès, la cui vita fu caratterizzata da ribellione, violenza, lotta contro la solitudine. Ebbe una lunga militanza nel partito comunista francese, dedicandosi profondamente all'analisi delle emarginazioni e delle minoranze. Questo testo fu quello che lui stesso riconobbe come il suo primo vero lavoro quando fu rappresentato al Festival di Avignone nel 1977. Koltès morì nel 1989 per complicazioni dopo aver contratto il virus dell'AIDS.
EMARGINAZIONE E SOLITUDINE, TEMI DI GRANDE ATTUALITÀ
Il monologo affronta i vari aspetti dell'isolamento nei suoi lati più duri e avvilenti. In una notte di pioggia uno straniero è alla disperata ricerca di qualcuno con cui condividere sensazioni, tempo, una grande voglia di comunicare. Approccia un giovane che inizialmente lo respinge. Riesce ad avvicinarlo, a sfogare la sua disperazione e a trasmettere il desiderio di potersi sentire a casa propria. Anche una stanza d'albergo, un piccolo tetto, lui saprebbe trasformarlo in una vera casa a simboleggiare la voglia dello straniero, dell'emigrante di voler trovare un posto dove poter vivere senza doversi continuamente muoversi per il mondo. Che sia per motivi di lavoro o per dover fuggire da violenze, repressioni, guerre, il nomade, il profugo non chiede che di potersi fermare e poter chiamare casa anche quattro semplici mura. Ai nostri giorni questo testo acquista un significato ancora più profondo viste le tragiche vicende di questi ultimi anni per le crescenti ondate migratorie dovute a discriminazioni e insulse guerre che provocano centinaia di migliaia di profughi.
Koltès scrisse questo monologo come fosse un fiume in piena, per essere recitato tutto d'un fiato, senza pause e senza interruzioni. Le frasi si incatenano una con l'altra come non ci fosse punteggiatura, mettendo a dura prova chiunque ci si voglia cimentare sia dal punto di vista registico che interpretativo.
UNA LETTURA FORSE TROPPO ANGOSCIATA
In questo allestimento, la cui traduzione è di Francesco Bergamasco, il regista Marco Mattolini ha cercato un ritmo molto incalzante ma forse oltremodo angosciato, portando talvolta a sminuire quella necessaria profondità che è componente essenziale della drammaticità di questo testo. L'interprete Fabio Vasco, impegnato in una notevole prova di resistenza e tenacia, a tratti è straripato in uno sfogo eccessivo. I suoi momenti migliori sono stati quelli in cui ha recitato con una passionalità più intensa che ha purtroppo perso in alcuni punti, cedendo ad un più prevedibile sensazionalismo. La rabbia del protagonista è del tutto comprensibile ma in alcuni momenti ha allontanato invece di avvicinare.
Molto apprezzata la scelta scenografica a cura di Giulia Balbi, con l'utilizzo di pannelli riflettenti/trasparenti. Le loro diverse dimensioni e le movimentazioni fatte dall'attore durante il monologo hanno dato al testo una immaginaria visualizzazione degli ambienti e delle persone a cui si rivolge lo straniero, senza mostrarli. Un gioco di luci ben studiato ha reso quasi vivi questi semplici pannelli con cui il protagonista interagisce dando alla scena una particolare profondità.
La notte poco prima delle foreste è un'opera di una attualità impressionante, considerato che è stata scritta 45 anni fa. Dimostra quanto l'uomo non riesca ad imparare dai suoi errori e di come la storia purtroppo sia una copia di se stessa in cicli e ricicli dei suoi peggiori momenti. Le due parole contenute nel titolo, "poco prima", sono l'evidente simbolo del bisogno di raggiungere una indispensabile accortezza sulla dignità umana ... prima che sia troppo tardi.
SMART Cooperativa Sociale
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
presentano
La Notte poco prima delle Foreste
Di Bernard - Marie Koltes
Traduzione di Francesco Bergamasco
Regia
Marco Mattolini
Scene e Costumi Giulia Balbi
Immagini Guido Laudani
Regista assistente Gloria Pomardi
Assistente alla regia Giorgio Baraboglia
Direzione tecnica Umberto Fiore
con
Fabio Vasco
OFF/OFF THEATRE
Via Giulia 19 - 20 - 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over 65 18€; Ridotto Under35 15€ - Dal Martedì al Sabato h.21,00 - Domenica h.17,00
Info e Prenotazioni: +39 06.89239515 dalle h. 16.00 - - Prevendita online: www.vivaticket.it
SITO: http://off-offtheatre.com/ - FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ - IG: https://www.instagram.com/offofftheatre/?hl=it
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