Dopo più di 30 date nei maggiori teatri italiani, si conclude con grande successo al Teatro Brancaccio di Roma il tour 2018-2019 de LA DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL, con un vortice di effetti visivi creati da sovrapposizioni di proiezioni e giochi di luci, scene a piani modulari che si sollevano, costumi sontuosi e trucchi appariscenti.
Nel primo atto viene rappresentato l'Inferno dantesco con una selezione dei personaggi salienti che il divino poeta incontra assieme a Virgilio nel suo percorso nelle profondità della terra: Caronte, il Conte Ugolino, Paolo e Francesca, Ulisse, Pier delle Vigne si susseguono e raccontano le loro vicende in un'atmosfera volutamente cupa, focosa e impietosa.
Il secondo atto è invece dedicato al Purgatorio e al Paradiso con scene e colori più delicati e atmosfere ovviamente più celestiali: qui Dante incontra Catone, Pia Dei Tolomei, assieme a Virgilio si intrattiene con i poeti Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel, si incanta nel giardino di Matelda che lo conduce all'incontro finale con l'amata Beatrice.
In questa versione il capolavoro di Dante si presenta a metà strada tra l'opera lirica, il musical di Broadway e un light 'n'sound show a grande effetto visivo. La produzione ha senz'altro messo in scena uno spettacolo di alta qualità, con interpreti eccellenti, splendidi costumi, scenografie e coreografie di grande effetto e una regia che non ha tralasciato nessun dettaglio al caso, ma anche con buoni risultati in tutti questi campi, alla fine si rimane con un po' di amaro in bocca.
La messa in scena e i dialoghi sono senz'altro imponenti, ma nell'insieme l'effetto finale risulta abbastanza noioso e il punto dolente sono senza meno le musiche di Marco Frisina. A parte un paio di arie più operistiche come il canto di Beatrice, il resto risulta molto monotono, ripetitivo, senza una musicalità o una melodia che possa richiamare l'attenzione o rimanere nella mente. È comprensibile che si sia voluta mantenere una elevata serietà dato l'argomento ed un testo che rappresenta l'apice della lingua, della letteratura e della cultura italiana: certamente non ci si aspettava di ascoltare "canzonette", brani rockeggianti o melodie alla Lloyd Weber ma forse un po' più di vivacità compositiva non avrebbe guastato. Alla fine della serata, nel foyer è capitato di sentire frasi tipo "Io un paio di dieci minuti di sonno me li sono fatti" o " Un po' lento, mi ha fatto da ninna nanna".
A parte questo aspetto, sono comunque stati molto apprezzati sia gli interpreti che il corpo di ballo: ottime le coreografie create da Massimiliano Volpini soprattutto nel numero di Ulisse, con una efficace costruzione in scena della sua nave o nell'incontro con Catone e i centurioni romani per l'assassinio di Giulio Cesare. Le grandiose scenografie di Lara Carissimi e tutti gli effetti visivi e proiezioni in 3D su diversi livelli di sipari trasparenti hanno fornito una drammaticità visiva di grande impatto.
Grande protagonista della serata è stato Andrea Ortis, anche regista di questa opera musical che nel ruolo di Virgilio ha offerto una recitazione decisamente solenne: i suoi interventi sia parlati che cantati hanno incantato e soprattutto rivelato una profonda conoscenza del testo di Dante che si è svelata in molte delle intense sfumature che Ortis ha adottato per rappresentare il grande poeta.
Meno convincente Antonello Angiolillo nel ruolo di Dante, ma non per mancanze recitative o interpretative. Anche se è evidente che non si è voluto mostrare il poeta ma l'uomo, con i suoi dubbi e le sue paure, la sua interpretazione è sembrata a tratti troppo "piagnucolosa": le sue emozioni nei numerosi incontri hanno sconfinato a volte in un isterismo spesso esagerato, soprattutto nel primo atto quando si trova nell'inferno. Più composto e più realistico invece il suo approccio nel secondo atto.
Ottimi tutti gli altri interpreti e la voce narrante fuori scena del Dante adulto che è quella registrata del grande Giancarlo Giannini: un audio un po' scadente ha reso però difficile comprendere in pieno alcuni suoi versi. Tutta l'opera musical è infatti eseguita su basi musicali registrate e questo ha tolto un po' di spontaneità alle performance degli attori.
Non c'è comunque opera d'arte più importante della Divina Commedia nella letteratura italiana e mondiale e certo non era compito facile concentrarla in due ore di spettacolo: nonostante i succitati limiti questa produzione si rivela comunque molto interessante e unica ed è senz'altro stata migliorata dalla sua prima esecuzione del 2007. Forse con qualche ulteriore piccolo sforzo potrebbe diventare quel capolavoro a cui si ispira.
MIC
Musical International Company
Presenta
LA DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL
Regia di Andrea Ortis
Primo Assistente Regia Rosy Bonfiglio
Musiche di Marco Frisina
Testi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis
Scenografie Lara Carissimi
Proiezioni Roberto Fazio e Virginio Levrio
Coreografie Massimiliano Volpini
Assistente Coreografo Maria Caterina Mambretti
Luci Valerio Tiberi
Suoni Emanuele Carlucci
Direttore Tecnico Gabriele Moreschi
Responsabile Video Mappature e Rendering 3D Vas srl
Produttore Esecutivo Lara Carissimi
RIPRESE VIDEO Simone D'Angelo (Cortò)Valerio Di Filippo (Monaco Adv)
Cast
Antonello Angiolillo nel ruolo di Dante
Andrea Ortis nel ruolo di Virgilio
Myriam Somma nel ruolo di Beatrice
Manuela Zanier nei ruoli di Francesca /Matelda
Angelo Minoli nei ruoli di Ulisse /Guido Guinizzelli
Francesco Iaia nei ruoli di Caronte/Ugolino/Cesare/San Bernardo
Mariacarmen Iafigliola nei ruoli di Pia dei Tolomei/La Donna
Brian Boccuni nei ruoli di Catone/L'Uomo (1° Atto)/San Tommaso
Daniele Venturini nei ruoli di Pier delle Vigne/Arnaut Daniel/L'Uomo (2° atto)
Noemi Bordi nel ruolo di Maria
CORPO DI BALLO
Maria Caterina Mambretti, Danilo Calabrese,
Raffaele Iorio, Alessandro Trazzera,
Mirko Aiello, Marina Barbone, Michela Tiero,
Federica Montemurro, Raffaele Rizzo,
Giovanna Pagone, Matilde Cortivo,
Nicola Simonetti.
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