UN ESEMPIO INECCEPIBILE DI TEATRO-DOCUMENTARIO SULLA STORIA DI CINQUE DONNE IMPEGNATE NELLA GUERRA DEL VIETNAM
La seconda serata dell'ONSTAGE!FESTIVAL ha portato in scena nell'OFF/OFF Theatre di Roma, In Their Footsteps, uno spettacolo testimonianza basato sul reale racconto di cinque donne che in diverse mansioni hanno partecipato alla guerra del Vietnam nei primi anni '60.
All'ingresso in sala si sente in sottofondo la canzone Where have all the flowers gone scritta nel 1956 da Pete Seeger, che divenne un inno alla pace proprio durante quella infausta guerra. La frase finale di quella canzone "Will they ever learn?" (Impareranno mai?) diviene più o meno involontariamente il senso di questa pièce in cui cinque donne narrano gli orrori vissuti in Vietnam. Ognuna di loro inizia il proprio racconto dal momento in cui, insoddisfatta dalla propria vita, vede nell'arruolarsi una alternativa e un bisogno di rendersi utile. La realtà, una volta arrivate in Vietnam, è molto diversa dalle loro aspettative e pur svolgendo il loro compito ed il proprio lavoro, si ritrovano ad affrontare situazioni drammatiche, pericolose, traumatiche, impossibili da cancellare dalla propria memoria una volta tornate nel proprio paese. E in tutte queste situazioni c'è sempre un comune denominatore, quello di essere donne e di essere quindi poco considerate rispetto ai colleghi uomini. Gli uomini, i GI, i soldati combattono sul campo, sono quindi degli eroi. Le donne pur correndo gli stessi pericoli e svolgendo compiti di notevole rilevanza, non vengono ugualmente considerate, al punto da non essere neanche riconosciute come veterane di guerra. Eppure i traumi derivanti dall'essere sotto i bombardamenti, con i proiettili che sfrecciano accanto, sono esattamente gli stessi subiti dai soldati combattenti.
LA FORZA DEL TEATRO-DOCUMENTARIO
L'autrice e regista dello spettacolo, Ashley Adelman ha iniziato il suo percorso di scrittura di questo testo come compito scolastico in "living history", un tipo di insegnamento purtroppo sconosciuto all'ordinamento scolastico italiano in cui si ricerca e si intervistano le persone sul loro vissuto per raccogliere il vivo della storia nel senso più vasto. Il suo incontro con Anne Kelsley, una donna reduce da tre anni di attività come bibliotecaria in un campo di guerra in Vietnam, le ha aperto la strada a ricercare altre testimonianze e a costruire questo testo in cui immagina l'incontro postwar di queste reduci le cui cinque diverse esperienze si intrecciano e rendono indelebile l'esperienza vissuta.
LUCKY, ANN, JUDY, LILY & JEANNE, CINQUE "EROI"
Oltre la bibliotecaria Ann, impegnata ad aiutare i soldati che continuavano i loro studi per posta, per mantenere i crediti universitari, c'è l'infermiera Lily con i suoi drammatici racconti dei gravi feriti che si trovava ogni giorno ad assistere. C'è poi Jeanne, la Donut Dolly, soprannome dato a quelle ragazze che impiegate nelle linee della Croce Rossa, avevano il compito di distrarre e alleviare le truppe dando anche un importante supporto psicologico. E poi Judy ufficiale dei servizi speciali e Lucky ufficiale dell'Intelligence che avvisò i suoi superiori di un possibile attacco che costò la vita a molti soldati ma non fu ascoltata.
Le cinque attrici che interpretano queste "eroi" (definirle eroine sarebbe sminuirle) si muovono su una scena vuota, accompagnate solamente da cinque cubi di legno che continuamente movimentati, divengono una Jeep, un bancone di bar, una scrivania di ufficio, un letto di ospedale. I loro movimenti, i loro incontri, i loro scontri sono di una semplicità disarmante e al tempo stesso altamente rivelatrice dei loro dolori, dei loro affanni e dei danni che le segneranno per tutta la vita.
Alla fine dello spettacolo in linea con la volontà della precisa organizzazione del Festival, in sala erano presenti l'autrice e regista Asley Adelman e la stessa Anne Kelsley che ha portato una emozionante testimonianza di come ancora oggi dopo 50 anni, il sacrificio di queste donne non sia ancora assolutamente riconosciuto. E' lei che ha sottolineato la frase della canzone citata, ribadendo che, nonostante il suo impegno e quello delle altre quattro donne conosciute solamente grazie all'autrice, a diffondere le loro esperienze perché queste atrocità non si ripetano più, purtroppo questo non avviene e gli orrori delle guerre continuano a traumatizzare irrimediabilmente migliaia di esseri umani: quelli che hanno comunque la fortuna di sopravvivere.
In Their Footsteps non è uno spettacolo femminista. E' uno spettacolo che mette in evidenza la vergognosa disparità di trattamento che la nostra società patriarcale e maschilista ancora esercita verso le donne, che sia in guerra o nella vita di tutti i giorni. Basti pensare che, come ha sottolineato l'Avvocato Maria Luisa Missiaggia, fondatrice dalla Onlus Studiodonna, in Italia le donne possono essere arruolate nell'esercito solamente dal 2001, ma la legislazione del codice penale militare non è mai stata adeguata alla loro presenza nell'arma. Per cui se una donna soldato subisce una violenza, uno stupro, uno stalking, da suoi colleghi o superiori non ha alcun articolo di legge che la tuteli. In Italia come negli USA, come nel resto del mondo c'è ancora molto da fare su questo argomento e spettacoli teatrali come questo sono fondamentali per evidenziare questo vergognoso gap.
Ricordiamo che l'ONSTAGE!Festival è organizzato da KIT Italia e The International Theatre in collaborazione con Kairos Italy Theater. Con il supporto dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia, annovera fra i partner principali l'Università Roma Tre, Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere, la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, Facoltà di Arti e turismo, di Milano, e il Mentor Project del Cherry Lane Theater a New York.
INFINITE VARIETY PRODUCTIONS
Presenta
IN THEIR FOOTSPETS
Scritto e diretto da Ashley Adelman
Cast
Crystal Bethell
Kristen Hasty
Traduzione sovratitoli Giada Fumaselli
Questi i tre appuntamenti ancora in cartellone nei prossimi giorni:
13 novembre ore 20:30 REACH
14 novembre ore 18:00 DO MY MOUTH
15 novembre ore 20:30 THE BABY MONITOR
BIGLIETTI
Ingresso agli spettacoli: € 15 intero, € 13 ridotto, € 10 convenzioni
Abbonamento libero a 5 ingressi € 55
Ingresso libero alle letture
Prenotazioni e prevendita:
ROMA - Off-Off Theatre, Via Giulia, 20 - Tel. +39.06.89239515
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