Serata d'emozione con le intramontabili canzoni della Môme de Paris in replica il 27 maggio prossimo
15 mesi di silenzio, 15 mesi di microfoni spenti. 15 mesi di attesa e poi timidamente ci si incammina per raggiungere l'ingresso di un teatro. Di un piccolo teatro, quasi come ci fosse timore di ricominciare alla grande. Ma anche se si tratta di un piccolo spazio è tuttavia ridondante di tanto amore e tante grandi emozioni.
L'amore è quello scritto, cantato e vissuto dalla grande Edith Piaf. Le emozioni quelle regalate dalla voce di Eleonora Segaluscio, le parole di Sharon Alessandri e le magiche note che escono dalle mani di Simone Martino al pianoforte e dal fiato di Valerio De Negri al clarinetto, tutti quasi commossi ma estremamente felici di tornare ad esibirsi dal vivo dopo mesi di streaming o peggio, di silenzio.
Non credo esista al mondo una donna, un'artista che abbia saputo incarnare la passione e l'amore meglio di Edith Piaf. Tutta la sua breve vita è stata strettamente intrecciata con un amore a 360 gradi che a ripercorrerla quasi non si riesce a credere che in soli 48 anni possa aver amato tanto, sofferto tanto, combattuto tanto.
La soave voce di Sharon Alessandri ha introdotto con un variegato di emozioni, i brani di questa serata, raccontando i momenti più significativi della vita della Môme (questo il suo soprannome). Quei suoi amori tormentati, quelle tragedie insormontabili che riuscì sempre a superare a suon di note e di testi profondi. Chissà forse se avesse avuto una vita semplice e agiata non ci avrebbe lasciato un'eredità carica di sentimenti così intensi.
Pur con la sua giovane età Eleonora Segaluscio riesce a fare sue queste intramontabili perle dandone una interpretazione molto personale e fresca, senza mai copiare l'ineguagliabile stile della Môme. Interpreta tutte le canzoni nella loro versione originale, in quel francese pieno di inflessioni e liaisons. Molti interpreti a volte ci si perdono mentre lei riesce a dominarle con una ottima pronuncia con veramente rarissime défaillances. Non è facile scegliere una scaletta tra le innumerevoli chansons di quel vasto repertorio: Eleonora Segaluscio si è sicuramente affidata alle più popolari, come Milord, La Vie En Rose, Mon Dieu, Non, Je Ne Regrette Rien, Mon Manège A Moi e altre molto conosciute, tutte capolavori che rimangono una rappresentazione di un periodo storico in cui la musica e la poesia si fondevano in un'arte subliminale rimasta inimitabile.
Il Maestro Simone Martino, con la sua esperienza e destrezza ha condotto al pianoforte queste melodie con arrangiamenti passionali ma allo stesso tempo discreti. Di grande atmosfera anche l'accompagnamento al clarinetto suonato e arrangiato dal Maestro Valerio De Negri.
Questo serata di grande emozione sarà replicata il prossimo 27 maggio sempre al Teatro Arciliuto in Piazza di Montevecchio 5, Roma (info e prenotazioni allo 06/6879419 o al 3338568464).
Altre date in programmazione saranno annunciate a breve.
Teatro Arciliuto
presenta
Hommage à Edith Piaf
C'est l'amour qui fait rêver
Voce cantante: Eleonora Segaluscio
Voce narrante: Sharon Alessandri
Pianoforte: Maestro Simone Martino
Clarinetto: Maestro Valerio De Negri
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