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Review: (H)EROINE al Teatro Flavio

La verità è solo un punto di vista. Una pièce intrigante in scena fino a domenica 17 ottobre

By: Oct. 15, 2021
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Il teatro Flavio può essere piccolo ma con la capienza di nuovo al 100% sembra enorme. Controllo Del Green pass e mascherina obbligatoria per non dimenticarsi che il covid non è ancora debellato. Ma al pubblico non interessa: è contento di tornare in sala e anche se l'argomento della pièce presentata non è dei più allegri e non del tutto "uplifting", il pubblico è felice ed entusiasta.

La giovane compagnia Sold Out ha presentato (H)eroine, uno spettacolo in cui 5 donne unite da legami familiari, sentimentali o del tutto casuali affrontano la loro dipendenza da diversi tipi di droghe e in cui la verità si dimostra un concetto completamente soggettivo quando influenzato da fattori esterni.

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Un borsone con dentro un milione di euro viene gettato, dopo una violenta colluttazione nell'adiacente strada, attraverso la finestra del garage in cui le 5 donne si incontrano: sono due sorelle, due lesbiche e una sbandata capitata quasi per caso. La vicenda finisce in mano ad un commissario di polizia (non presente in scena, le attrici si rivolgono direttamente alla platea) costretto ad ascoltare le cinque completamente differenti, fantasiose e "allucinogene" versioni della stessa storia raccontata da cinque punti di vista decisamente differenti. In ognuno dei 5 racconti ci sono punti fermi di riferimento, come gli affetti, la spesa, gli assorbenti, le "macine", i biscotti preferiti da una delle ragazze ma gli effetti delle droghe assunte dalle protagoniste rendono le loro testimonianze assurde, inconciliabili tanto da quasi non riuscire a sbrogliare questa complicata e al tempo stesso semplice matassa. Solo nel finale si assiste alla forza liberatoria e brutale di una verità che rimane comunque condizionata dalle dipendenze.

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Laura Forcella e Jessica Galletti

Il testo scritto da Riccardo Lignelli è intenso, duro e allo stesso tempo divertente e scanzonato. Non cade mai nel banale e i luoghi comuni, appena sfiorati, non pesano sullo svolgimento dell'intera pièce.

La particolarità di questo spettacolo e di queste 5 versioni della stessa storia sta nell'averle affidate a 5 registi diversi che hanno lavorato ciascuno con una sola delle 5 attrici per costruire il proprio racconto a cui Lignelli ha poi fatto da supervisore per collegare e amalgamare il tutto nel melange finale. Anche se necessita di qualche ripulitura o limatura, la pièce risulta vivace e mai noiosa.

Nonostante le 5 regie, le 5 attrici danno prova di aver assimilato in pieno l'argomento rendendo attiva la necessaria tensione per attirare l'attenzione dello spettatore. Ognuna eccelle nel proprio monologo all'inesistente commissario riuscendo poi a reinserirsi senza intoppi nel racconto generale.

Ludovica Pimpinella è Neve, diretta da Daniele Trompetti e interpreta una delle due sorelle, la proprietaria del garage che per questo si sente la più responsabile del gruppo, tendendo a prendere le decisioni per tutte. La sua recitazione è efficace e "cocainomane" al punto giusto.

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Laura Pimpinella

Laura Forcella interpreta Schizzo, in perfetta sintonia con la sua dipendenza da oppiacei. Sovreccitata e sempre in movimento è al centro dei momenti coreografici . È diretta in maniera "elettrizzata" da Daniele Venturini.

Elena Fiorenza è Boccia, la sbandata, accolta in questa piccola comunità, nessuno sa come ne perché: forse neanche lei stessa lo sa. Sempre attaccata ad una bottiglia, l'attrice si cala a perfezione nella depressione da alcool ed è diretta da Davide Giacinti.

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Elena Fiorenza

Jessica Galletti è invece diretta da Valentina Moscuzza e il suo personaggio è Barbie, la "bomboletta" sexy amante delle macine. Nella sua "deposizione" al commissario ha incarnato in maniera perfetta la svampitaggine della biondina intelligente che vuol dire tutto senza dire niente.

Giorgio Timpano infine dirige Lisa Giovannini, l'altra sorella chiamata Bucatina, l'unica che vorrebbe veramente cambiare vita e non restituire il borsone pieno di soldi. La sua interpretazione rispecchia il costante contrasto di chi vorrebbe lasciare l'eroina ma non ne ha la forza.

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Lisa Giovannini

Questo spettacolo ha avuto, come del resto molti altri in questo periodo, una lunga gestazione dovuta al covid che ne ha interrotto più volte sia le prove che la possibile realizzazione. Nonostante sia stato montato in grande fretta e se ne vedono gli effetti e i difetti in questa prima rappresentazione, è comunque uno spettacolo con grandi potenzialità con un testo intrigante, una buona recitazione, coreografie e piccoli interventi musicali ben dosati e non inopportuni come spesso invece accade. Meriterebbe un buon futuro.

LA Compagnia SOLD OUT

Presenta

(H)EROINE

Testo e regia di Riccardo Lignelli

Regie di Davide Giacinti, Valentina Moscuzza, Giorgio Timpano, Daniele Trompetti, Daniele Venturini

Foto di scena di Beatrice Alvino

Cast

Elena Fiorenza -Boccia

Laura Forcella - Schizzo

Jessica Galletti - Barbie

Lisa Giovannini- Bucatina

Ludovica Pimpinella -Neve



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