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Review: HAIR al Teatro Della Luna

By: Oct. 06, 2019
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Review: HAIR al Teatro Della Luna  Image

La stagione teatrale è ricominciata e io l'ho inaugurata con HAIR, al Teatro della Luna di Milano, in scena dal 3 al 6 Ottobre e poi in tour nei mesi successivi.

Hair debuttò a Broadway per la prima volta nel 1968 e in Italia l'anno seguente, mentre il noto film omonimo uscì dieci anni dopo. Il musical fu veramente rivoluzionario all'epoca, per quanto riguarda i temi trattati e il genere musicale che aveva introdotto su un palcoscenico di Broadway, dando origine al genere dei "rock musical".

La trama è piuttosto semplice: Hair racconta la storia della "Tribe", un gruppo di giovani hippie che vivono a New York durante l'"Era dell'Acquario" e protestano contro la guerra del Vietnam. Il protagonista Claude si unisce alla tribù e come il suo amico Berger e gli altri ragazzi del gruppo, vive una vita "bohémien", ma allo stesso tempo cerca di bilanciare la sua vita in quel momento con la sua vita familiare e la sua ribellione con la chiamata alla guerra. Tutti i suoi amici decidono di rifiutarsi di fronte alla leva obbligatoria, ma per Claude fare questa scelta è più difficile.

Ancora prima dell'inizio della rappresentazione, si viene accolti in sala da un gruppo di ragazzi già calati nella parte e in costume, che girano per tutta la sala interagendo con il pubblico e ti trasportano immediatamente nell'ambiente e il momento storico in cui il musical è ambientato.

Prima della comparsa degli attori sul palcoscenico, vengono proiettate delle immagini e dei video di Donald Trump, per ricordarci che nonostante siano passati più di cinquant'anni dalla produzione originale, i temi trattati, come guerra, discriminazione razziale e intolleranza, sono tutt'ora al centro della conversazione. Nonostante però venga ricordato ovunque quanto questo show sia progressivo e rivoluzionario, mi sento di dire che per il clima attuale, il musical fa il minimo necessario per dimostrarlo. Il cast è "multietnico" ma solo per i ruoli che lo richiedono necessariamente (Hud, interpretato da David Marzi, le ragazze che hanno cantato "White Boys" e "Age of Aquarius") e spesso vengono usati termini che nel 2019 non sono considerati "politicamente corretti", se pronunciati da persone che non fanno parte della minoranza coinvolta.

Lo spettacolo è rappresentato in italiano, ma con le canzoni lasciate nella versione originale. Questa scelta è, secondo me, molto adeguata per questo musical, anche se spesso riusciva difficile comprendere i testi cantati, soprattutto nelle scene di gruppo. Quest'ultime sono altrimenti molto ben realizzate e tutte le coreografie, realizzate da Valentina Bordi, sono ben eseguite e risaltano particolarmente in questi momenti che, per me, sono l'highlight di tutto lo show. Il disegno luci a volte risultava fuori tempo o in ritardo rispetto alla scena rappresentata, soprattutto nei cambi più rapidi. Le scenografie di Simone Nardini sono semplici ma adeguate al contesto in cui i personaggi vivono.

In questo cast, spiccano dal punto di vista vocale le interpreti femminili, in particolare Vittoria Brescia nei panni di Sheila, Alice Tombola come Ronnie e Sara di Fazio come Jeanie. Stefano Limerutti nei panni di Claude ha un'ottima presenza scenica e una voce potente, Gennaro Pelliccia interpreta Berger e riesce a mantenere l'attenzione del pubblico su di sé ogni momento in cui è sul palco.

TEAM CREATIVO

Regia, Scena e Costumi: Simone Nardini

Musical Supervisor: Stephen Alexander Lloyd

Direzione Musicale: Eleonora Beddini

Direzione Canora: Pasquale Girone Malafronte

Supervisione alla Direzione Canora: Eleonora Mosca

Coreografie: Valentina Bordi

Disegno Luci: Valerio Tiberi

Acting Coach: Michele Savoia

Parrucche: Mario Audello

Traduzione del libretto di Sandro Avanzo e Simone Nardini

con orchestra dal vivo

CAST ARTISTICO

Claude: Stefano Limerutti

Berger: Gennaro Pelliccia

Sheila: Vittoria Brescia

Hud: David Marzi

Woof: Edoardo Franchetto

Ronnie: Alice Tombola

Jeanie: Sara Di Fazio

Margaret Mead: Matteo Minerva

Crissy: Elga Martino

Walter: Paolo Broscritto

Tribe: Claudia Barelli, Matteo Cernuta, Luna Colavolpe, Valeria Della Valle,

Mattia Epifani, Giulia Ferraro, Matteo Francia, Francesca Galeazzi, Fabio Lorenzatti,

Mitsio Paladino Florio, Monica Patino, Giampaolo Picucci, Gabriele Pierani, Silvia Pieroni,

Cristiana Pigazzi, Dario Scaturro, Sara Sironi, Claudia Urselli, Marco Valentino, Silvia Vena.



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