Stasera, 3 marzo 2016, è andato finalmente in onda su Rai4, GREASE: LIVE, uscito negli Stati Uniti il 31 gennaio scorso.
Inutile dire che l'attesa per questo prodotto televisivo della FOX (che dopo la riuscitissima esperienza dei precedenti live-musical, portati in televisione dall'NBC, ha deciso di approcciarsi a questo nuovo tipo di intrattenimento televisivo, che porta a casa sempre notevoli percentuali di share) sia stata spasmodica anche per chi, come la sottoscritta, non sia generalmente un fan sfegatato di GREASE ("Wow! Finalmente la televisione italiana si sta rendendo conto che esistiamo anche noi sfigati-aficionados del mondo del musical! Yeee!"). Ricordiamoci però che, probabilmente, se si fosse trattato di un qualsiasi altro musical non riconducibile ad un film conosciuto da chiunque sulla faccia della terra non sarebbe mai e poi mai arrivato nel bel paese...pensiamoci e facciamoci un cicchetto per dimenticare...
Premetto che non ho intenzione di parlare in generale di GREASE, che come musical può piacere o non piacere per quanto riguarda storia, ambientazione, musiche,... preferirei, in questa sede, soffermarmi solo su una, per quanto possibile, breve analisi dello spettacolo presentato dalla FOX.
Il film del '78 e i personaggi portati in scena da John Travolta, Olivia Newton John, Stockard Channing, ... sono talmente iconici da farci storcere il naso ogni qualvolta altri performer si approccino a questi "mostri sacri". La scelta furba di far interpretare i famosi ruoli di Danny, Sandy, Rizzo, Kenickie, Marty (e molti altri) ad attori già conosciuti e apprezzati dal pubblico internazionale, ma pur sempre di provenienza e scuola broadwayana, (rispettivamente Aaron Tveit, Julianne Hough, Vanessa Hudgens, Carlos Pena Vega e una sexissima Keke Palmer) si rivela vincente. Questi artisti a tutto tondo soddisfano appieno tutte le nostre aspettative e hanno modo di sorprenderci con coreografie molto carine, spesso abbastanza semplici, ma pur sempre precisissime (definirei decisamente "ELECTRIFYIN'" la coreografia di Grease Lightnin').
Azzeccata, da un punto di vista commerciale, la scelta di infilare qua e là personaggi più prettamente "televisivi" è il caso di Mario Lopez (che nel ruolo di Vince Fontaine interpreta praticamente se stesso), Jessie J (che introduce lo show con la sua versione di Grease is the word), Joe Jonas e i DNCE (nel ruolo della Johnny Cassino Band), i Boyz II Men (nel ruolo degli angeli custodi di Frenchy) e ovviamente Carly Rae Jepsen (nel ruolo di Frenchy - che sorprende nella recitazione e delude tantissimo nel cantato facendoci rimpiangere Didi Conn - che in GREASE: LIVE interpreta il ruolo della cameriera Vi).
Pur non condividendo la scelta di Vanessa Hudgens nel ruolo di Rizzo (già dalla sua precedente deludente interpretazione di Mimì in Rent - tra l'altro sempre al fianco di Aaron Tveit - era deducibile che non avesse una vocazione per i ruoli forti) la sua interpretazione sorprende e a suo favore c'è da spezzare la lancia della professionalità che non l'ha fermata dall'andare in scena il giorno dopo la morte del padre (alla cui memoria è stato deciso di dedicare lo spettacolo).
Questa nuova produzione di GREASE incorpora elementi e canzoni sia della versione teatrale originale del 1971 che di quella cinematografica del 1978, con l'introduzione di qualche novità riguardante la storia (Sandy non è più australiana, ma una ragazza mormone proveniente da Salt Lake City...bah...) ed alcune canzoni (All you need in an angel - scritta da Tom Kitt e Brian Yorkey, che per un attimo ti fa sperare nella comparsa da un momento all'altro del fantasma di Gabe...che però, ops, in questo spettacolo interpreta Danny Zucco... - , Maybe Baby, Cake by the Ocean, ...). Molto ben introdotte (anche scenograficamente) e interpretate le canzoni meno conosciute dal grande pubblico (in quanto non presenti nella versione cinematografica): Freddy my love e Those magic changes.
GREASE: LIVE è stato girato interamente dal vivo con l'utilizzo di vari set (due dei quali all'esterno - uno di questi consiste essenzialmente in un luna park funzionante, al quale i performer accedono, per il finale, a bordo di trenini, normalmente utilizzati per i tour di Hollywood, guidati dagli attori stessi) e più di 40 telecamere, presso gli studi della Warner Bros a Burbank in California.
Per ricreare al meglio il clima e l'energia teatrale, su vari set il pubblico è stato intelligentemente incorporato nella scena.
Il lavoro scenografico è impeccabile e di una precisione quasi maniacale, la cura del dettaglio è la cosa che più di tutte apprezzo nei musical anglosassoni. Ogni singolo oggetto posto sul set contribuisce a fare entrare il pubblico nello spettacolo stesso.
La regia di Thomas Kail, molto attenta, non rende macchinoso e lento alcun cambio scena il che risulta quasi incredibile se si pensa anche semplicemente al fatto che per passare da un set all'altro spesso i performer dovevano essere scarrozzati a destra e a manca sotto la pioggia battente. Dal punto di vista registico-oganizzativo GREASE: LIVE è uno dei prodotti televisivamente più difficili degli ultimi anni.
Credo che questa nuova versione di GREASE abbia fatto centro: non ci ha fatto né dimenticare né rimpiangere la versione cinematografica del 1978, è emersa come prodotto nuovo, fresco e ben confezionato. Probabilmente non sarà servita ad avvicinare a questo musical chi già non lo apprezzava, ma non ha certo fatto cambiare idea agli altri, tutt'altro!
Per chi se lo fosse perso, ricordo che oltre alle repliche dei prossimi giorni sulle reti tv, sarà visibile già da domani sul sito della Rai.
Videos