Con l'avvicinarsi delle feste natalizie in tutto il mondo si rispolverano le varie versioni della celebre novella CANTO DI NATALE di Charles Dickens, a tutti i livelli e in tutte le sue forme: d'altra parte è l'unico periodo dell'anno in cui ha senso rappresentarla. Non tutte le versioni hanno però lo stesso peso e lo stesso valore; in ognuna c'è qualcosa che manca all'altra e viceversa. Questa versione dell'opera scritta dal Maestro Simone Martino già alcuni anni fa, viene presentata in forma concerto dimostrando varie pecche dal punto di vista dell'allestimento, della gestione degli spazi e nella necessità di dover presentare al pubblico una versione ridotta rispetto alla stesura originale: nonostante questo l'atmosfera che si è creata nel piccolo Teatro degli Eroi è stata quasi magica. E non è solo per la magia del Natale.
Il merito va principalmente riportato a due elementi: la forza della musica e le ottime voci degli interpreti.
Tra le tante versioni musicali di questo classico, più o meno drammatiche, più o meno leggere, le composizioni del Maestro Martino sono tra quelle che maggiormente colgono la necessaria drammaticità di quest'opera. Le sue melodie riescono a rendere in maniera molto viscerale il pathos necessario alla rappresentazione delle tristi situazioni e dei forti sentimenti qui narrati e che vanno dalla povertà, alla cattiveria, all'insensibilità, alla perdita. Anche in questa versione concertistica le potenti liriche e l'intensità delle melodie emozionano il pubblico al punto di riuscire a far immaginare le scene e le note vicende anche se gli artisti rimangono fermi davanti al microfono. Fondamentale in questo l'attenta e sensibile regia di Daniele Derogatis che con il poco a disposizione è riuscito a far passare queste sensazioni.
È nota e da me spesso ribadita la notevole capacità del Maestro Martino di saper scegliere gli interpreti giusti per ogni ruolo, come se avesse scritto le sue note già conoscendo ogni sfumatura vocale degli artisti. La loro selezione e intensa partecipazione ha notevolmente contribuito a superare le evidenti difficoltà di una serata quasi improvvisata. Paolo Gatti è uno Scroodge austero,duro e impassibile. Michelangelo Nari un tenero Bob Cratchit molto emozionante nel raccontare la sua tragedia familiare. Giovanni De Filippi nel ruolo di Jacob Marley riesce a smuovere il vecchio socio dal suo isolamento con poche ma squillanti ammonizioni.
Martina Cenere, Manuela Trasciotti e Danilo Ramon Giannini impersonano gli spiriti dei Natali passato, presente e futuro con calibrate differenze di vitalità, vigore e tragicità.
Belli e intensi i duetti di Giulia Di Turri e Ilaria Nestovito nei ruoli di Elisa e Sara. Completano il cast Claudia Paganelli, una triste e rassegnata Isabella e il giovane Lorenzo Armiento nel ruolo dello sfortunato Tim.
A Natale ci sentiamo tutti più buoni e i lieto fine non possono mancare per contribuire a rendere più sereno e felice il periodo delle feste natalizie: la novella di Dickens è quanto di più classico ci sia per celebrare il trionfo della bontà. L'elaborazione che ne ha fatto Simone Martino non solo rispetta in pieno lo spirito della trama originale ma la arricchisce con il suo crescendo musicale che descrive un efficace passaggio dal macabro al sofferto e alla redenzione finale che non può che contribuire a renderla ancora più immortale.
Questa versione del Canto Di Natale sarà rappresentata all'Arsenale della Repubblica di Amalfi il 22 e il 23 dicembre alle ore 20.
CANTO DI NATALE
LA FAVOLA MUSICALE
tratta dal celebre romanzo di Charles Dickens "A Christmas Carol"
Libretto e musiche: Simone Martino
Regia: Daniele Derogatis
Cast
Ebezener Scroodge:Paolo Gatti
Bob Cratchit:Michelangelo Nari
Isabelle:Claudia Paganelli
Jacob Marley:Giovanni De Filippi
Spirito dei Natali passati:Martina Cenere
Spirito del Natale Presente:Manuela Tasciotti
Spirito dei Natali Futuri:Danilo Ramon Giannini
Elisa:Giulia Di Turi
Sara:Eleonora Segaluscio (per le date di Amalfi)
Sara: Ilaria Nestovito (per la data di Roma)
Tim:Lorenzo Armiento
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