Marzo è il mese della donna e fa piacere assistere a spettacoli tutti al femminile che con ironia, humour e buona musica ci ricordano quanto sia intrigante la solidarietà femminile come in A MANO A MANO, un breve musical scritto e diretto da Elisabetta Tulli da un'idea di Giorgia Arena: la piccolissima sala dedicata a Franca Rame (ca. 50 posti) del Teatro Kopò si è riempita di risate e applausi per questa storia di quattro donne che gravitano attorno ad un unico uomo, Matteo. Il sottotitolo della pièce la dice lunga: "Quattro donne forti: Matteo capirà in che guaio si è cacciato!"
Il primo personaggio a entrare in scena è la mamma, interpretata con piglio e perfetto tempismo da Brunella Platania, nel classico "lamento" per il figlio che andato via di casa non la chiama più, nonostante gli innumerevoli messaggi lasciati in segreteria telefonica e la promessa di cucinargli il polpettone. C'è la coinquilina chiacchierona segretamente innamorata di lui ma che non piace alla madre e che diventerà la sua migliore amica. Poi la vicina di casa, timida, impacciata, la nuova fiamma del giovane che finirà col sposarlo: e c'è la ex fidanzata di dieci anni più grande che deve affrontare il gap dell'età e il continuo contatto con lui perché colleghi di lavoro.
Volendo coprire una sua fuga in Francia per assistere ad un match di calcio, Matteo crea un gioco di bugie in cui racconta a ognuna di loro di essere impegnato con l'altra: per un inghippo in questo intricato meccanismo di falsità le quattro donne si ritrovano tutte nella sua casa e si conoscono, si confrontano, si scherniscono ma finiscono poi per cenare insieme nonostante le loro differenze e ostilità . Le varie gag e esilaranti battute sono intervallate e illustrate da vari brani musicali scelti ad hoc come ormai è diventato uso normale nel mondo del musical juke-box.
Alcuni brani sono interpretati singolarmente, altri dalle quattro artiste insieme e si deve complimentare la bravissima Rosy Messina che creato degli arrangiamenti corali e polifonici di canzoni create per voci soliste. Una emozione da poco di Anna Oxa, Sotto il diluvio universale di Annalisa e Meraviglioso amore di Arisa, tra le altre, acquistano in questa serata delle sonorità completamente nuove. Brunella Platania incanta nuovamente con E non finisce mica il cielo che qui diventa l'inno del dolore della madre abbandonata che reagisce alla lontananza del figlio. Linda Gorini, la coinquilina, ha espresso il suo amore nascosto con Le cose che abbiamo in comune di Daniele Silvestri interpretata con garbo e ironia. Ilaria Fioravanti, la timida vicina di casa, ha strappato grandi risate con la sua versione di Canto anche se sono stonato di Christian De Sica in cui ha mostrato una verve unica e la notevole applicazione necessaria per cantare fuori tono quando si possiede una voce potente e perfettamente intonata. La ex, Elisabetta Tulli, (reduce dalla closing night del tour italiano di Mamma Mia! in cui ha interpretato il ruolo di Rosy), ha espresso il suo ancora forte sentimento per il giovane ex amante con una intensa E penso a te di Lucio Battisti.
Ma a parte le ottime interpretazioni canore quello che ha di più caratterizzato la serata è stata proprio la grande sintonia che solo un intuito e sensibilità tutta femminile riescono a creare. L'uomo può essere vigliacco, egoista, bugiardo con le sue donne ma anche se ferite dalle sue azioni, questo non impedisce loro di unire le forze e continuare a vivere sostenendosi l'un l'altra: tanto lo sanno benissimo che gli uomini non possono fare a meno di loro, e se lo fanno perderanno. E visto che la figura maschile in questa pièce era comunque fisicamente assente dalla scena, queste bravissime attrici con il loro talento hanno dimostrato ancora una volta che se "lui" non le merita loro possono farne volentieri a meno anche se ne dovranno soffrire.
TEATRO KOPÃ’
Presenta
A MANO A MANO
Da un'idea di Giorgia Arena
Scritto e diretto da Elisabetta Tulli
Arrangiamenti vocali di Rosy Messina
Cast
Ilaria Fioravanti
Linda Gorini
Brunella Platania
Elisabetta Tulli
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