Scopriamo impressioni ed esperienze del performer italiano che si racconta prima del suo debutto come protagonista.
A pochi giorni dal debutto di Aladin il musical geniale al Teatro Brancaccio di Roma, abbiamo intervistato il nuovo protagonista, GIOVANNI ABBRACCIAVENTO che dopo una brillante carriera nel musical italiano ha finalmente il suo primo ruolo da personaggio primario.
Dopo Flashdance, Priscilla, Newsies, Mary Poppins, We will rock you... insomma, un incredibile numero di spettacoli con ruoli di ensemble o secondari finalmente il debutto come protagonista! Come ti senti?
Fa un bell' effetto, non lo nego. Non era un obiettivo che cercavo morbosamente ma ero accogliente ad ogni opportunità. Per fortuna è arrivata con l'audizione su parte per Aladin, e solo in fase di selezione ho realizzato e percepito di potercela fare davvero questa volta, e così è stato. In questo momento della mia vita, ci voleva proprio!
Aladin è un personaggio che nel tempo ha avuto molteplici versioni e interpretazioni, tra le quali il nostrano Manuel Frattini. C'è qualche versione che preferisci e da cui prenderai ispirazione o preferisci creare un personaggio tutto tuo?
Non voglio neanche minimamente paragonarmi a Manuel perché tutto ciò che faceva sul palco, ogni suo personaggio e interpretazione era inimitabile e imparagonabile; cerco però di prendere spunto più che dai suoi personaggi dal suo essere umano e un ineccepibile professionista, tanta era la stima che avevo per lui.
Per quanto riguarda Aladin, questa versione è diversa da qualsiasi altra finora messa in scena, con musiche e scene inedite. Ecco perché ho deciso di creare insieme al regista Maurizio Colombi un Aladin totalmente nuovo, senza contaminazioni e che abbia un percorso che possa coincidere anche con il mio background personale.
Dicci qualcosa sullo spettacolo a cui partecipi e che presto sarà in scena. Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo?
È una versione particolare, diversa dal solito. Per cominciare abbiamo la presenza di ben due geni all'interno della storia ma le variazioni sul tema sono tante. Dovreste venire a vederlo già solo per la curiosità di rivivere la storia di Aladin da un altro punto di vista, ma lo consiglio anche per le musiche e le coreografie molto coinvolgenti!
Molti tuoi colleghi italiani dopo una breve o lunga carriera in Italia hanno deciso di emigrare verso mete estere come la Germania, la Svizzera o l'Austria. Ti ha mai solleticato l'idea? O c'è qualcosa che ti trattiene in Italia?
A causa del Covid ho dovuto rinunciare proprio a quella che sarebbe stata la mia prima esperienza lavorativa all'estero, in Austria.
Il mio rapporto con l'estero è sempre stato controverso: da una parte i racconti dei colleghi che mi parlavano di esperienze positive soprattutto per il rispetto lavorativo per il performer teatrale all'estero, dall'altra parte amo troppo l'Italia con tutti i suoi difetti.
Amo stare nell'ambiente professionale milanese in cui ho costruito amicizie e una rete lavorativa. Diverso sarebbe il caso di lavori occasionali all'estero...non me li lascerei scappare. Ma di trasferirsi non se ne parla.
Tra le tue esperienze lavorative rientra anche la televisione, nulla può paragonarsi a un fulvo sipario teatrale o ti vedremo più spesso dietro il piccolo schermo?
La tv è stata una bellissima esperienza. Devo ammettere che è un mondo che mi piace: ha una magia differente dal calore del pubblico dal vivo ma allo stesso modo potente; quella forza comunicativa che può arrivare all'istante a milioni di spettatori è affascinante.
Vorrei sicuramente rifare esperienze lavorative ma non è facile entrare nell'ambiente Tv, sicuramente non quanto il mondo teatrale in cui ho già il mio background lavorativo.
Rimpiangi qualche scelta di carriera del passato? In caso negativo, rimane ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare nel futuro?
L'unica cosa che rimpiango è quello non aver viaggiato di più all'estero per studiare, penso agli Stati Uniti per esempio. Studiare e magari restare all'estero per costruire la mia carriera. Alla mia età è impensabile l'idea di rimettermi in gioco fino a questo punto, di ricominciare daccapo, dalla gavetta. Sto bene con me stesso e le mie scelte ma sarebbe stato un PLUS niente male, e chissà come sarebbe andata...
Cosa consigli ai giovani performer che stanno iniziando o vogliono iniziare un percorso accademico per il musical theatre? Ultimamente, complice anche la pandemia, la domanda di attori del teatro musicale è molto inferiore rispetto all'offerta, consiglieresti comunque di intraprendere questo percorso?
Stiamo vivendo un periodo triste e desolante per questo lavoro, capisco le preoccupazioni e il demoralizzarsi del momento storico. Tuttavia penso che chi ha veramente una vocazione per quest'arte vivrebbe peggio non provandoci affatto piuttosto che provarci con tutte le difficoltà del caso. La risposta per me è ovvia: è chiaro che se si tratta di una cosa di cui non si può fare a meno VA FATTA! Io lo auguro a tutti. Possiamo essere padroni del nostro futuro per ottenere quello che vogliamo, certo con molta volontà e soprattutto perseveranza. Prima o poi si raccoglie ciò che si semina.
Abbiamo l'impressione che sentirete parlare di Giovanni per molto tempo ancora.
Un grosso in bocca al lupo al cast di Aladin da parte della redazione di Broadwayworld Italia!
Lo spettacolo andrà in scena dal 2 dicembre 2021 al Teatro Brancaccio di Roma fino al 9 gennaio 2022.
Proseguiranno poi in tournée a Firenze al Teatro Verdi nelle date del 29 e del 30 gennaio 2022.
Per info visita la pagina ufficiale https://aladinilmusicalgeniale.it/
Per acquistare i biglietti https://www.ticketone.it/artist/aladin-musical-geniale/
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