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Anteprima Nazionale 'TUTTO DIPENDE DA ME... (O QUASI)' 16-19 Aprile al Piccolo Eliseo

By: Apr. 08, 2014
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PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI

16 | 19 aprile 2014

ANTEPRIMA NAZIONALE

Marco Rea

in

Tutto dipende da me...(o quasi)

Di Gianni Quinto e Marco Rea

Regia Paola Tiziana Cruciani

Musiche originali Andrea Tosi

Collaborazione artistica e vocal coach Elisabetta Tulli

Coreografie Marco Stopponi Costumi e trucco Simone Pieri Scenografie Valentina Bazzucchi

Foto: Ilaria Licci

Grafica: Linda Armelius

Locandina Susanna Proietti Distribuzione: Giacomo Carlucci

Sarà in scena al Piccolo Eliseo Patroni Griffi dal 16 al 19 aprile, Marco Rea in Tutto dipende da me...(o quasi), di Gianni Quinto e Marco Rea, regia Paola Tiziana Cruciani, musiche originali M° Andrea Tosi.

Attualmente in scena in Rugantino con Enrico Brignano, al fianco di grandi nomi del calibro di Gigi Proietti, dinamico e versatile tra palco e grande schermo, Marco Rea il Gene Kelly romano debutta in anteprima nazionale in "Tutto dipende da me ...(o quasi)". Una commedia musicale brillante con la regia firmata amichevolmente dall'estro di Paola Tiziana Cruciani.

Uno spettacolo completamente innovativo, nato da un'idea di Marco Rea e dalla penna di Gianni Quinto con la collaborazione artistica e di vocal coach di Elisabetta Tulli, che ripropone lo stile del musical off americano legato alla narrazione del teatro italiano in un ritmo serrato e coinvolgente, creato attraverso le musiche originali del M° Andrea Tosi, spaziando dallo swing alle atmosfere sudamericane alle ballate, in cui parole e note danno voce ai sogni del protagonista. Le coreografie avvincenti affidate a Marco Stopponi e quelle folgoranti del tip tap di Marco Rea, si uniscono alla stravaganza dei costumi ideati e realizzati dalla mente creativa dell'artista Simone Pieri. Classico, moderno, trasgressivo, elegante e raffinato. Una contaminazione in grande stile, di generi e situazioni, in cui si fondono in maniera disinvolta realtà diverse del mondo immaginario e di quello vissuto.

Lustrini, ballerine e scenari sfavillanti del mondo dello spettacolo si contrappongono alle atmosfere cupe e alle vite consumate del cantiere. Quadri di vita quotidiana raffigurati dalle infinite sfumature e ricreate da una scenografia accattivante di Valentina Bazzucchi, catturati dagli occhi e riflesse dalle parole di un, apparentemente, "semplice" idraulico. Uno spettacolo travolgente, dalla perfetta sinergia di emozioni e movimenti scenici, costruiti con la complicità sul palco dell'attrice Fabrizia Scaccia e delle ballerine Lucrezia Stopponi, Domiziana e Livia Lorenzetti, e attraverso l'energia dirompente di Marco Rea. La vita è uno spettacolo a scena aperta, e come in questo caso, pronto a sorprendere.

Sinossi

Marco, un idraulico sornione, con la passione per il tip tap, viene chiamato ad aggiustare il bagno di un teatro mentre sono in corso alcuni provini. Sin da subito instaura un rapporto amichevole con le ragazze in attesa delle loro audizioni, le sostiene quando le vede pervase da mille dubbi, per distrarle racconta aneddoti, confessioni, curiosità sul suo mestiere, fatto di tradizione, unito alla sua forte indole moderna: un idraulico dall'animo swing. Mentre dispensa consigli alle ragazze, Marco finisce per raccontare sé stesso, la sua prima volta da idraulico, i suoi stravaganti appuntamenti, fino ad un intimo momento dedicato al lavoro in cantiere in cui viene posto di fronte a realtà diverse, incontri ed amicizie con altre culture. Le ragazze, rapite dai suoi racconti, si lasciano trasportare nel suo mondo, prestandosi ad "improvvisate" coreografie fino al momento in cui sarà Marco a salire lì, su quel palco. Ora, per Marco, potrebbe essere arrivato il suo momento.

Musica, luci e.. sipario!

Note di regia

Debutta in anteprima nazionale "Tutto dipende da me (o quasi)", una moderna favola musicale, in cui il protagonista è un idraulico che ha la passione per il tip tap. Durante la replica di uno spettacolo, Marco, giovane idraulico romano, si ritrova a riparare il bagno del teatro. Le infinite storie e gli aneddoti legati al suo lavoro, le scene di vita quotidiana, unite alle velleità artistiche che Marco ha nutrito fin da ragazzino, saranno la benzina con cui accendere la fantasia. Marco ci racconta ciò che vede entrando in casa nostra, dalle famiglie borghesi, passando per le vedove, arrivando alle escort, in un'agenda mai scontata e mai priva di imprevisti. E poi c'è l'altra faccia del lavoro, quello in cantiere dove le tinte assumono un colore più cupo. Il cantiere dove avviene l'incontro e lo scambio con l'altro, lo straniero. Il cantiere come luogo dove le morti bianche non sono solo una notizia del telegiornale. Attraverso i suoi racconti, Marco Rea ci conduce in un mondo a metà tra il teatro di narrazione italiano e il musical off Americano.



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